Chiuso il cerchio sull'attività della commissione d'accesso nominata dalla Prefettura di Vibo Valentia nell'ottobre del 2023 con il compito di accertare e portare alla luce eventuali infiltrazioni mafiose nella vita del Comune di Nicotera. «Il procedimento è concluso», si legge, nero su bianco, sul provvedimento vergato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

L'atto a firma di Piantedosi

A inizio anno (gennaio 2024) la commissione - composta dal capitano dei carabinieri Emanuele Palombi, dal luogotenente della Dia di Catanzaro, Tommaso Lentino, e dal viceprefetto di Vibo Roberto Micucci - si ricorderà, aveva chiesto e ottenuto una proroga di ulteriori tre mesi. Quindi, l’epilogo che chiarisce la bontà dell’operato del Comune guidato dal sindaco Giuseppe Marasco.

«All'esito delle complessive attività di verifica non sono compiutamente emersi nei confronti dell'amministrazione comunale gli elementi concreti, univoci e rilevanti idonei all'adozione del provvedimento dissolutorio», si legge ancora nel documento. In base al decreto legislativo numero 267 nel 2000, si dispone che «nel caso in cui non sussistano i presupposti per lo scioglimento o l'adozione di altri provvedimenti, il Ministero dell'Interno entro tre mesi dalla trasmissione della relazione emana un decreto di conclusione del procedimento».

La soddisfazione di Marasco 

Il primo cittadino uscente, in corsa alle prossime elezioni comunali con la lista “Rinascita nicoterese” (unica in campo) in programma l’8 e 9 giugno, annuncia la conclusione della vicenda: «Adesso è ufficiale. Sono felice, commosso ed orgoglioso di comunicare a tutti i cittadini nicoteresi che, con decreto del Ministero dell'Interno, ci è stato comunicato che l'Amministrazione Comunale di Nicotera – chiarisce - durante il suo mandato non ha subito nessun condizionamento mafioso». Una boccata d’ossigeno dunque in vista della chiamata alle urne. Nessuna novità invece per le commissioni d'accesso disposte nei Comuni di Mileto, Filadelfia nonché all'Asp di Vibo Valentia.