L’ex Miss Campania precipitò dal balcone di un appartamento di Parghelia lo scorso 16 agosto: un caso ancora tutto da decifrare
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Il 2019 è stato anche l’anno delle morti misteriose e dei delitti irrisolti. Donne e uomini che hanno lasciato famiglie, madri, amici in lacrime, con mille interrogativi e desideri di giustizia repressi.
Tra tutte, quella più significativa è la vicenda sulla morte di Annamaria Sorrentino, l’ex Miss Campania morta in circostanze ancora tutte da chiarire in seguito alla caduta dal balcone di un appartamento di Parghelia, lo scorso 16 agosto. Un caso giudiziario e mediatico trattato dai principali programmi televisivi e sul quale non è stata fatta ancora luce.
La vicenda
Annamaria Sorrentino è una 30enne campana bellissima, occhi magnetici e capelli di grano. Ex Miss Campania e sordomuta dalla nascita, è sposata con Paolo che conosce da anni. I due decidono di trascorrere le vacanze estive a Parghelia, a due chilometri da Tropea, in compagnia di altre due coppie di amici.
E qui si verifica la tragedia: il pomeriggio del 16 agosto Annamaria precipita dal balcone dell’appartamento in cui alloggia il gruppo, un volo di cinque metri che si rivelerà fatale. Dopo tre giorni di agonia, muore all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Secondo le prime ricostruzioni Annamaria si sarebbe suicidata.
I dubbi
Sin da subito la vicenda presenta contorni indefiniti, zone d’ombra che invocano fasci di luce generati dalla parola “verità”. Quella che chiedono i familiari di Annamaria: «Era una ragazza solare, non si è suicidata» dicono a gran voce sui giornali, in tv, in ogni occasione pubblica.
L’indiziato numero uno è il marito Paolo, con il quale il rapporto sarebbe stato logoro, minato da gelosie e da quell’ammissione dello stesso: «La picchiavo». I sospetti sono rafforzati da un litigio verificatosi poche ore prima del volo, tanto violento da spingere i vicini ad allertare i carabinieri, che avrebbero riportato la calma solo per poco.
Il ruolo degli amici
Il caso è seguito dalla Squadra mobile di Vibo Valentia, ma sul registro degli indagati non ci sarebbe nessun nome. Nel frattempo, però, gli approfondimenti giornalistici vanno avanti e aggiungono tasselli su tasselli, facendo emergere particolari controversi: tra gli amici che erano con Annamaria e Paolo, c’era anche Salvatore, considerato l’amante della 30enne.
Un rapporto clandestino che sarebbe stato scoperto dal marito e dagli altri sodali e che avrebbe decretato una sorta di processo verso la ragazza, secondo quanto ricostruito da Nicodemo Gentile, avvocato della famiglia Sorrentino. Da qui la lite e il tragico volo dal balcone terminato con il decesso nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Pugliese.
Un giallo da romanzo su cui insistono ancora oggi, a distanza di quattro mesi, moltissimi dubbi e una spessa patina di mistero che fanno pensare a una verità ancora lontana. Mentre una famiglia distrutta dal dolore piange l’unica certezza: Annamaria non c’è più.