Fondamentali le immagini dei sistemi di videosorveglianza che hanno ripreso il giovane catanzarese mentre abbatteva le statue posizionate in piazza Roma e a Bellavista
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È stato deferito all’autorità giudiziaria il 29enne che in una notte dello scorso settembre si è reso responsabile del reato di danneggiamento aggravato consumato nel centro di Catanzaro.
Era il 10 di settembre, le pattuglie della Volante avevano notato che 2 delle opere del Museo all’aperto, denominato “Arte e Città”, consistente in una pluralità di opere posizionate nel centro cittadino, erano state abbattute, con l’intero basamento, e giacevano al suolo. In particolare, risultavano riverse al suolo le statue posizionate in piazza Roma ed a Bellavista.
A seguito dell’attività svolta dagli agenti della Squadra Volante, anche attraverso l’acquisizione di immagini di sistemi di videosorveglianza ubicati nel centro storico, i fatti sono stati oggetto di ricostruzione investigativa, al termine della quale l’atto criminoso è stato attribuito ad un unico soggetto, che ha operato da solo.
Si tratta di un catanzarese di 29enne, già noto alle forze dell’ordine, che i poliziotti della Squadra Volante non hanno avuto dubbi nel riconoscere nelle immagini che lo ritraevano mentre, appunto, abbatteva le statue.
Considerata la modalità delle azioni e la personalità del soggetto, si ritiene che gli atti possano essere qualificati come gesti di mero vandalismo, atteso peraltro che il giovane, in entrambi i casi, buttate - non senza fatica - le statue al suolo, ha manifestato un gesto di esultanza, quasi fosse al termine di un combattimento, tra lui e le statue stesse.
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