Nessun "ultimo appuntamento" concordato, Antonio Russo ha sorpreso la sua vittima a pochi metri da casa sua, dove stava tornando dopo una serata trascorsa con gli amici. È il particolare agghiacciante che emerge in queste ore dalla indagini sull'omicidio-suicidio che si è consumato questa notte, tra le 3 e le 4, in via Paolo Borsellino a Scalea. 

L'uomo, 25 anni, guardia giurata del posto, avrebbe atteso la donna nei pressi di casa sua e, dopo averla vista arrivare a bordo della sua auto, l'avrebbe costretta a fermarsi lungo la strada che conduce alla villetta al piano terra, dove la giovane viveva. Poi Russo avrebbe impugnato la pistola d'ordinanza e avrebbe aperto il fuoco colpendo ripetutamente il parabrezza dell'auto guidata dalla vittima, Ilaria Sollazzo, ex compagna e madre di sua figlia. Due i proiettili risultati fatali. Successivamente, il killer avrebbe rivolto la pistola contro di sé, premendo il grilletto ancora volta. I corpi, ormai senza vita, sono stati ritrovati in mattinata dai vicini, che hanno subito lanciato l'allarme.

Chi era la vittima

Ilaria Sollazzo era un'insegnante e madre di una bimba di due anni e mezzo, avuta proprio dal suo carnefice nella primavera del 2020. La sua famiglia è molto conosciuta a Scalea, dal momento che suo padre era il proprietario di una nota struttura ricettiva del posto, mentre sua sorella lavora al Comune di Scalea. Anche Ilaria era molto conosciuta e ben voluta in città. Dopo anni di studio, finalmente a giugno era diventata insegnante di sostegno, «aveva realizzato il suo sogno», ci dice una collega, e da poche settimane prestava servizio al liceo Metastasio.

Due mesi fa aveva deciso di mettere fine alla relazione con Antonio Russo, con cui aveva convissuto a lungo. Secondo alcune testimonianze, il loro rapporto si era ormai logorato e la donna voleva ricominciare una nuova vita. Lui non avrebbe accettato la separazione e avrebbe continuato a chiederle di tornare insieme, invano. Per questo motivo, da qualche tempo il rapporto tra i due era diventato burrascoso e le liti erano frequenti. Un crescendo di rabbia e rancore sfociato questa notte nel tragico omicidio-suicidio.

Il cordoglio della città

La comunità di Scalea è sotto shock. La notizia è circolata nelle prime ore del mattino e ha lasciato i cittadini di stucco. Molti si sono riuniti davanti alla villetta per assistere alle operazioni di rilievo effettuate dalle forze dell'ordine. Le persone hanno assistito in religioso silenzio, interrotto soltanto dal pianto di amici e parenti della vittima. «In queste ore la comunità di Scalea è scossa e disorientata dalla scomparsa di nostri concittadini - ha detto il sindaco Giacomo Perrotta -. Questi momenti devono unirci nella preghiera e nella riflessione e, se è vero che le parole non servono in momenti come questi, è anche vero che il dolore può essere alleviato solo con la vicinanza e con il volersi bene».