Un gruppo di primi cittadini del Pollino e del Tirreno ha proposto al prefetto di Cosenza istituire check point di monitoraggio con il supporto di agenzie private di vigilanza
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Intensificare i controlli nel Nord della Calabria, porta di ingresso alla regione, per scongiurare eventuali arrivi di persone che potrebbero elevare il rischio di diffusione del contagio da Covid-19.
Lo chiedono al prefetto di Cosenza, Cinzia Guercio, i sindaci del Pollino e del Tirreno, Domenico Lo Polito (Castrovillari), Mariangelina Russo (Laino Borgo), Gaetano Palermo (Laino Castello), Nicolò De Bartolo (Morano Calabro), Giuseppe Regina (Mormanno), Antonio De Caprio (Orsomarso) e Fiorenzo Conte (Papasidero), inoltrando anche la proposta di istituire check point di monitoraggio con il supporto di agenzie private di vigilanza.
«Nella fase di emergenza che vive il Paese e prendendo spunto anche dalla ordinanza regionale 15 del 22 marzo scorso che limita gli ingressi e gli spostamenti su tutto il territorio regionale - scrivono - considerato che la parte Nord della Calabria risulta essere la vera frontiera di ingresso al territorio regionale, tanto negli accessi strategici del Pollino (vedasi autostrada A2) che sul versante tirrenico, i sindaci chiedono, visto il numero esiguo di agenti di polizia municipale a disposizione, di attivare controlli utilizzando agenzie private al fine di rafforzare i controlli sul territorio e arginare eventuali ritorni al Sud dopo la chiusura di fabbriche e cantieri nel Nord Italia.
«Ove non fosse possibile l’utilizzo delle agenzie private - concludono i sette sindaci di Pollino e Tirreno - sì richiede di intensificare la presenza sul territorio delle forze dell’ordine e di prevedere accessi controllati nei Comuni indicati».