Alla seduta del Consiglio comunale di Crotone hanno preso parte gli amministratori del territorio: «La Calabria ha il dovere di richiamare l'Europa alle proprie responsabilità»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«La nostra Comunità ha dimostrato di non voler voltare le spalle di fronte all’orrore e noi oggi non intendiamo sottrarci alle nostre responsabilità. È nostro dovere pretendere che questa tragedia non si ripeta mai più. Quindi chiediamo che le nostre acque territoriali possano rappresentare un sicuro approdo e perciò domandiamo che siano sempre garantiti i necessari controlli e presidi». Lo chiede il Consiglio comunale di Crotone che questa sera ha approvato all'unanimità un documento nel corso della seduta straordinaria convocata a seguito del drammatico naufragio avvenuto domenica a Steccato di Cutro. Alla seduta hanno preso parte anche tutti i sindaci del territorio e rappresentanti di molte amministrazioni pubbliche calabresi.
Naufragio a Crotone | Uno dei sopravvissuti: «Gli scafisti hanno cambiato rotta per paura della polizia. Il mare era agitato, donne e bambini urlavano»
«La Calabria - si legge nella delibera del Consiglio - è una terra ricca perché è una terra generosa, è una terra nella quale i valori dell’ospitalità e dell’accoglienza sono consolidati da millenni, una terra in cui le culture si incrociano, si mescolano e si arricchiscono. Noi non possiamo accettare e non tollereremo di piangere altre morti, vegliare altri corpi innocenti. Noi da oggi pretendiamo un reale coinvolgimento della comunità, tutti noi siamo chiamati a vigilare ed a partecipare, giorno per giorno, al governo del fenomeno dell’emigrazione, rispetto al quale la Calabria, che suo malgrado è terra d’immigrati, ha il dovere di richiamare l’Europa alle proprie responsabilità».
Naufragio Crotone | Strage di migranti, un superstite: «Eravamo 180, stipati nella stiva. In 6 abbiamo pagato 30mila dollari per la traversata»
La richiesta del Consiglio comunale di Crotone, supportata dalla «generosa e significativa di rappresentanze dei Comuni calabresi» è chiara: "Dopo quanto tristemente accaduto non possiamo permettere oltre che questi nostri stessi fratelli a causa di procedure burocratiche, incomprensibili ed inumane, siano costretti negli anni a venire a girovagare sino a ritornare negli stessi luoghi che hanno visto soccombere i loro cari, per espletare procedure amministrative farraginose. Noi chiediamo che il diritto all’ospitalità e ad un trattamento dignitoso sia garantito sempre, nel rispetto delle comunità locali. Ci appelliamo all’animo generoso della nostra Nazione e ci votiamo alle radici comuni europee germogliate da questa nostra terra millenaria. Nessuna città, nessun luogo può tirarsi fuori rispetto a quei valori che fanno di noi degli esseri umani». Il consiglio comunale di Crotone, infine, ha espresso «gratitudine verso tutti coloro i quali si sono prodigati con spirito di sacrificio e che con il loro esempio, persino in un momento tanto doloroso, ci trasmettono un segnale di speranza. Ringraziamo le forze dell’ordine, i medici, i sanitari, le istituzioni, i volontari, le associazioni e soprattutto, tutti i nostri concittadini, tutti i calabresi che hanno sino all’ultimo, sperato, pregato e pianto».