I fazzoletti annodati, uno per ogni persona assente e le formule sequestrate in auto di uno degli indagati. Due i summit ricostruiti nel corso dell'indagine, svolti a Isola Capo Rizzuto e a Petilia Policastro
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I summit e i riti di affiliazione erano tenuti dal "vecchio", Rosario Curcio, 61 anni di Petilia Policastro tra i dodici indagati fermati oggi dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nell'ambito dell'operazione che ha fatto luce sulla sparizione dell'allevatore petilino, Massimo Vona. Alias "Pilirussu" ritenuto elemento di vertice assieme a Tommasino Ierardi, della locale di 'ndrangheta di Petilia Policastro alleata alla cosca Nicoscia.
I summit a Isola e a Petilia
Era lui il "vecchio" a celebrare i riti di affiliazione perchè «conosce le formule della celebrazione del rito» mentre Tommasino Ierardi «partecipa anche ai riti di affiliazione e battesimo a Isola Capo Rizzuto». Sono questi gli elementi raccolti dalla compagnia dei carabinieri di Crotone assieme a materiali che documentano le formule utilizzate nei summit celebrati il 26 maggio in località Sovereto a Isola Capo Rizzuto e il 15 settembre del 2018 in località Pagliarelle a Petilia Policastro. In particolare, il materiale sequestrato viene ritrovato in auto a Pierluigi Ierardi, nell'agosto del 2019 durante un controllo stradale. Nel vano del cruscotto è stato rinvenuto un astuccio contenente libretti d'istruzione e all'interno fogli di carta su cui erano state trascritte frasi utilizzate per i battesimi di 'ndrangheta.
Fazzoletti e coltelli
La prima riunione si svolge in una casa diroccata, a presiedere il "battesimo" Rosario Curcio indicato come colui che «ha i titoli. Seduto a capotavola nei posti rimasti vuoti aveva collocato i fazzoletti e i coltelli». La ricostruzione dei riti è stata possibile attraverso una serie di intercettazioni eseguite su alcuni giovani "aspiranti 'ndranghetisti": Mario Garofalo, Tommaso Rizzuti e Pierluigi Ierardi, oggi accusato dell'omicidio di Massimo Vona.
In numero di 5
Nel corso delle conversazioni intercettate emerge come «5 sono le persone che avrebbero dovuto presenziare al rito, ognuna in rappresentanza di un grado della gerarchia. In assenza di tali numeri era possibile utilizzare simbolicamente fazzoletti annodati, uno per ogni persona assente». Nella riunione del 15 settembre del 2018, invece, «viene conferito un nuovo grado a Claudio Santo Papaleo e il grado di affiliato a Gianfranco Calabretta».
Come una messa
Ma è il primo a ricostruire le circostanze delle celebrazioni alla moglie descrivendo il pranzo consumato in un’abitazione di Petilia Policastro, il numero dei partecipanti - «Quindici persone e quasi tutte del luogo» - e la funzione veniva paragonata ad una messa. L'uomo spiegava che il pranzo era una conseguenza del rito e che il rito era una celebrazione alla stregua di una messa e che tutto doveva essere celebrato esclusivamente di sabato.