L'idea di Stefano Parrotta, di Siderno, per valorizzare i beni archeologici: «Pochi conoscono la nostra storia»
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«Il gioiello più bello da indossare è la nostra identità». Parte da qui l’idea di Stefano Parrotta, un gioielliere di Siderno che per le festività natalizie ha deciso di creare un brand di preziosi architettonici che rimandano ad alcuni dei più importanti monumenti presenti nella Locride. Dalla colonna del tempio di Marasà del parco archeologico di Locri-Epizephiri, alla scultura dedicata ai pescatori sidernesi del maestro Correale. Con i musei chiusi un modo originale per valorizzare e far conoscere i beni culturali calabresi in tempo di pandemia.
«Il nostro territorio è la culla della Magna Graecia, ma nonostante sia ricco di storia e cultura purtroppo non è valorizzato per quello che merita – spiega Stefano Parrotta – Il progetto è partito la scorsa primavera, ma causa Covid ha avuto dei rallentamenti. Nonostante tutto siamo riusciti ad ultimare le produzioni in tempo per Natale».
I ciondoli vengono interamente prodotti all’interno di laboratori locali da artigiani locridei e realizzati in argento con pietre naturali, disponibili in vari colori. «Il riscontro è stato molto positivo – racconta Parrotta - ancora è presto per tracciare un bilancio, ma le prime impressioni dei clienti, anche loro molto legati alla loro terra, sono buone».