Passate troppo tempo su Internet… e io vi blocco la connessione. La più classica delle “minacce” familiari riguarda questa volta un intero paese, Sellia, in provincia di Catanzaro, dove il sindaco Davide Zicchinella, pediatra, ha emesso un’ordinanza comunale con la quale intende limitare l’uso della rete alle 600 anime che formano la sua cittadinanza.
Una decisione messa nero su bianco sull’albo pretorio dell’Ente. Zicchinella non è nuovo a iniziative di questo tipo. Come nel 2015, sempre impugnando una sua ordinanza, vietò ai suoi compaesani di… morire. In quell’occasione, il sindaco promise incentivi e agevolazioni ai cittadini che avessero dimostrato di tenere alla propria salute, sfruttando i controlli di prevenzione gratuiti frutto di una convenzione siglata tra Comune e Azienda sanitaria provinciale.


Anche questa volta, l’obiettivo è sociale e viene motivato nell’atto con le rilevazioni fatte sul territorio di Sellia nell’ambito di un progetto di Servizio civile attivo nell’amministrazione. In particolare - attraverso un questionario in forma anonima su un campione composto da uomini e donne di età compresa tra i 14 ed i 65 anni - i volontari hanno accertato che l’89% degli intervistati possiede una connessione internet domestica ed il 75,9% utilizza esclusivamente la rete fornita dal comune a prezzo agevolato. È tra questi utenti, dunque, che l’ordinanza comunale può esprimere i suoi effetti. Ad essere colpiti sarebbero, in particolare, i più giovani, che hanno dichiarato di non staccarsi mai dal proprio smartphone, con punte di connessione H24 dell’80%.


Davvero troppo per il primo cittadino, che ha deciso di «limitare le ore di connessione e favorire i momenti di socializzazione».
«Considerato - si legge nell’ordinanza - che la socializzazione ad personam per un piccolo borgo come Sellia è di fondamentale importanza per l’evoluzione sociale e culturale, quest’Amministrazione non può permettere la messa in atto di comportamenti ritenuti nocivi per la propria salute ed integrità».


È la premessa da cui scaturisce l’ordine di «limitare l’uso di internet giornaliero, se non per scopi puramente didattici o scientifici e di lavoro al solo tempo strettamente necessario per procedere ad aggiornamenti o comunicazioni ritenute importanti; agli internauti, in particolare i giovani, ad utilizzare i canali di socializzazione tradizionali; di cominciare o ricominciare a praticare attività sportive e ricreative che mirino alla salvaguardia della propria salute, utilizzando le strutture che il comune mette a disposizione, campo da tennis, campo di calcetto, palestra».
Parole che sono destinate a far diventare Zicchinella un idolo per tutti quei genitori che dicono le stesse cose ma spesso con scarsissimi risultati.

 

E non mancano, ovviamente, le sanzioni per chi non si adeguerà al diktat comunale: «In caso di abusi, questa amministrazione si troverà costretta a limitare o in estremi casi interrompere la connessione internet della rete comunale, negli orari pomeridiani in particolare tra le ore 16,00 e le ore 20,00».
Come dire, il pomeriggio uscite, incontratevi e parlate, che per perdersi in solitudine nella rete c’è sempre tempo.