VIDEO | Le celebrazioni al cospetto del capo della polizia Franco Gabrielli. Il funzionario fu ucciso a Baghdad nell'ambito della liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Nella città bruzia ricoprì incarichi importanti
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Il commosso ricordo di Nicola Calipari, funzionario di polizia, rimasto ucciso durante la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, ha caratterizzato la celebrazione dei cento anni dell’istituzione della Questura di Cosenza. Calipari, in riva al Crati, ha ricoperto per lungo tempo il ruolo di dirigente della squadra volante e di capo di gabinetto, prima di approdare nella capitale alla criminalpol. Il capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli, insieme al questore Giovanna Petrocca, ne ha ricordato la figura, consegnando un riconoscimento alla moglie ed ex parlamentare Rosa Villecco.
Le eccellenze artistiche coinvolte nella manifestazione
Lunga e articolata la cerimonia, ospitata nel teatro Rendano, con la partecipazione delle massime autorità civili, militari e religiose. E di tanti sindaci provenienti da tutta la provincia. Uno spettacolo piacevole, allestito con il contributo dell’orchestra del Liceo musicale Lucrezia della Valle, diretta dal M° Francesco Mazzei, del coro della polizia di stato e del gruppo folkloristico di San Sosti. Originale poi, la scelta di tratteggiare il caso di un omicidio, quello di Patrizia Schettini, assassinata dal figlio adottivo nel 2015, con la partecipazione di Pino Rinaldi, ideatore e conduttore della trasmissione Commissari in onda su rai tre, che ha ricostruito il caso, insieme al dirigente della squadra mobile Fabio Catalano e al sovrintendente Franco Adduca. Predisposto inoltre un annullo filatelico celebrativo. In sala, tra i presenti, i prefetti Galeone, Ferrandino e Di Bari, imagistrati Lupacchini, Bombardieri, Bruni e Spagnuolo, e alcuni dirigenti che si sono alternati alla guida della questura di Cosenza negli ultimi anni, come Guido Marino e Giancarlo Conticchio.
L’omaggio al decano della polizia
Consegnato un riconoscimento anche ad Attilio Blasi Nevone, appuntato scelto delle guardie di pubblica sicurezza, 103 anni, che nella sua lunga carriera nei corpi delle forze dell’ordine, ha partecipato anche alla cattura del bandito Salvatore Giuliano nel 1947. Al termine della cerimonia Gabrielli ha poi visitato una mostra fotografica sulla storia della questura di Cosenza allestita nel vicino Museo delle Arti e dei Mestieri.