Il sindaco di Reggio Calabria interviene sull'inchiesta che vede coinvolti alcuni membri della sua giunta. Parole dure anche nei confronti della stampa
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«In relazione all’avviso di conclusione d’indagini notificato ad alcuni membri della giunta e della maggioranza consiliare, certo della loro buona fede e delle loro buone intenzioni, dopo averli ascoltati e conoscendo la loro storia personale e politica, auspico che al più presto possano dimostrare la loro innocenza da ipotesi di reato che appaiono infondate, per essersi interessati del bene di alcuni dipendenti Avr e delle sorti delle loro famiglie e della straordinaria esperienza di integrazione quale la Cooperativa Rom 95, purtroppo oggi in grande difficoltà». È quanto dichiara in una nota il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà in merito agli esiti dell’indagine Helios, che vede coinvolti alcuni tra i suoi uomini di fiducia nonché appartenenti all’attuale amministrazione comunale.
«Calunniosi e diffamanti sono gli accostamenti alla ‘ndrangheta riportati da alcuni cronisti nel racconto della vicenda – aggiunge Falcomatà -. A nessuno degli assessori e consiglieri indagati infatti è mosso alcun addebito di reato associativo. L’azione della mia amministrazione si è mossa sempre e solo per la tutela dei diritti dei cittadini, della legalità e del diritto al lavoro. In questa direzione va ad esempio, la scelta di pubblicizzare tutti i servizi, a partire da quello dell’igiene urbana, per una gestione sempre più trasparente ed efficiente del comparto dei servizi pubblici essenziali, strada che percorreremo fino in fondo».
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