Il premier: «L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico». Nel frattempo il ministro Di Maio convoca l'unità di crisi
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«Il Governo italiano condanna l’attacco della Russia all’Ucraina - si legge in una nota -. È ingiustificato e ingiustificabile. L’Italia è vicina al popolo e alle istituzioni ucraine in questo momento drammatico. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». Così il premier Mario Draghi, a nome dell'esecutivo, condanna l'attacco russo all'Ucraina.
Ore 17.32- Ucraina, Magorno (IV): «Diamante mobilitata per la pace»
«È un giorno tremendamente difficile che non avremmo mai pensato di vivere, la follia della guerra ha toccato l'Europa. Le immagini che scorrono incessanti nelle nostre case e le parole dei leader europei testimoniano la drammaticità del momento. Ora più che mai è necessario agire per ribadire il nostro fermo no alla guerra; tutti abbiamo il dovere di fare qualcosa, anche un piccolo gesto, per la pace. Per questo esprimo, insieme all'Amministrazione Comunale, condivisione e sostegno ai flash mob organizzati per le prossime ore dalle scuole di Diamante. La nostra comunità è vicina al popolo ucraino, sostiene i valori della libertà e della democrazia e ripudia con forza ogni atto di violenza». Così su Facebook il senatore IV, sindaco di Diamante, Ernesto Magorno.
Ore 17.30 -Guerra in Ucraina, gli agricoltori Coldiretti domani in piazza
Agricoltori e pescatori della Coldiretti con barche, trattori e animali al seguito domani venerdì 25 febbraio dalle ore 9,30 manifestano nelle città, da nord a sud del Paese, contro la guerra e per salvare l'agroalimentare Made in Italy e difendere l'economia, il lavoro ed il territorio.
13.00 - La conferenza stampa di Mario Draghi: «Vicini al popolo ucraino»
Ecco le dichiarazioni di pochi minuti fa del premier italiano Mario Draghi: «Questa notte la Russia ha avviato un'offensiva militare verso l'Ucraina: l'apparato militare di Mosca si è mosso in maniera coordianta. L'Ucraina è un paese europeo, un paese amico, una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. A loro offriamo la nostra solidarietà: quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi, il nostro vivere da liberi e le nostre democrazie. La nostra ambasciata resta aperta e mantiene i rapporti anche a tutela dei duemila italiani residenti. Vogliamo cercare una soluzione pacifica alla crisi: ho sempre pensato che ogni forma di dialogo dovesse essere sincera e utile, ma le azioni del Governo russo rendono questo dialogo impossibile. L'Italia e tutti i paesi alleati chiedono al presidente Putin di ritirare le forze militari e mettere fine allo spargimento di sangue. In queste ore ho sentito i partner europei, con gli alleati della Nato stiamo potenziando le misure di sicurezza sul fianco Est dell'alleanza e stiamo rafforzando il nostro contributo allo spiegamento militare. Questo pomeriggio il G7, insieme al segretario della Nato Stoltemberg, e insieme al Consiglio di Sicurezza europeo decideremo un pacchetto di sicurezza molto dure contro la Russia. Capisco che siano ore di grande preoccupazione per i cittadini: domani riferirò al Parlamento sugli sviluppi in corso. Abbiamo accanto i nostri alleati, Europa, Stati Uniti e altri paesi: faremo tutto il necessario per preservare libertà dell'Ucraina e ordine basato su valori da noi tutti condivisi».
Convocato Comitato di Sicurezza
Alle 10 è stata convocata a Palazzo Chigi una riunione del Comitato Interministeriale per la sicurezza della Repubblica.
Di Maio convoca l'unità di crisi
Dura condanna alla Russia arriva anche dal ministro degli esteri Luigi Di Maio che convoca l'unità di crisi.«L'operazione militare russa è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell'Ucraina, che l'Italia condanna con fermezza - scrive Di Maio su Twitter -. Una violazione del diritto internazionale. L'Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici».
Le reazioni di Pd e Forza Italia
Ma la condanna della politica italiana per la decisione di Putin è unanime. «L'Italia deve condannare senza ambiguità l'attacco all'Ucraina e, insieme agli alleati, reagire a questa sfida senza precedenti ai principi di libertà e democrazia in Europa. I comodi terzismi son stati spenti dalle bombe di Putin; ora è o di qua o di là», scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta. Mentre il coordinatore nazionale di Forza Italia e vicepresidente del partito popolare europeo, Antonio Tajani osserva: «Condanniamo fermamente l'aggressione militare russa alla quale assistiamo con grande preoccupazione. Sosteniamo l'unità dell'Occidente dinnanzi a questa ennesima violazione della Carta delle Nazioni Unite».
Renzi: «Un pensiero alle vittime di questa assurda guerra»
«È inaccettabile l'attacco russo in Ucraina. Un pensiero alle vittime di questa assurda guerra e alle famiglie che stanno piangendo i propri cari. L'Italia sia come sempre al fianco di Europa e Stati Uniti in nome della libertà e dei valori», scrive su Twitter il leader di Iv, Matteo Renzi.
La condanna della Lega
«La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l'auspicio è l'immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati» dice il leader della Lega Matteo Salvini.
A questo eco di reazioni del mondo politico italiano, non è mancato il messaggio di Giorgia Meloni: «Inaccettabile attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l'Ucraina. L'Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più. È il tempo delle scelte di campo. L'Occidente e la comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale». Scrive su Facebook il presidente di Fratelli d'Italia.
Le reazioni della politica calabrese
«È davvero strano pensare che nel 2022 ci si possa svegliarsi e scoprire che è cominciata una guerra ai margini dell’Europa. Di guerre, con il trascorrere dei secoli nel mondo, se ne sono susseguite a centinaia. In particolare, nel passato, grandi eserciti di massa si sono fronteggiati da due linee opposte usando i tiri dell’artiglieria o, più recentemente, i bombardamenti dell’aviazione sono serviti per fare irruzione tra le file nemiche. Credo che la guerra, oggi ancora di più, sia uno degli atti più insensati che l’uomo possa mettere in pratica. Molto spesso, se non sempre, serve semplicemente per arricchire chi produce e vende armi, a danno di popoli che, per questo, sono ridotti alla fame. Non esistono operazioni chirurgiche militari nelle guerre, né obiettivi sensibili, a rimanere colpiti sono sempre i più deboli: bambini, le donne, gli anziani che spesso non conoscono neppure i motivi. Vittime innocenti di ingranaggi molto più grandi di loro, esseri umani ai quali viene tolto il diritto fondamentale di vivere in pieno la propria vita, crudeltà inutili. Contro il Virus del Covid 19 abbiamo assistito alla più bella guerra mondiale degli ultimi secoli, quella combattuta dalla comunità scientifica di tutto il mondo unita per sconfiggere la pandemia (ma non è ancora finita perché una parte del mondo, quella più povera ancora non è vaccinata e noi non possiamo permetterci di girarci dall’altro lato), queste sono le uniche guerre che andrebbero combattute. E quando ci parlano di bombe intelligenti ci prendono in giro perché non esistono, la guerra è sempre stupida». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale.
Il sindaco di Cosenza: «La nostra città ripudia con forza la guerra»
«Dalle città deve alzarsi forte il grido di riprovazione per ciò che sta accadendo in Ucraina. Le guerre, ad ogni livello, vanno ripudiate, così come è scritto nella nostra Carta costituzionale all'articolo 11». Lo afferma il Sindaco di Cosenza Franz Caruso in una dichiarazione seguita alle notizie dell'invasione militare russa in Ucraina. «Non ci sono motivazioni, di nessun genere, che possano giustificare quanto sta avvenendo. Là dove finora nulla hanno potuto le diplomazie, è necessario arrivare con una presa di coscienza collettiva che deve e può partire anche dalle nostre comunità. Ognuno per la propria parte, possiamo dare, con determinazione e manifestando tutta la nostra contrarietà ed il nostro sdegno per ogni forma di conflitto, un modesto, ma importante contributo per riportare alla ragione chi, non rendendosi conto dell'altissimo rischio che stanno correndo gli equilibri internazionali, sta pervicacemente perseguendo obiettivi distruttivi che allontanano i processi di pace, rappresentando un pericolo per tutta l'umanità. È per questo – sottolinea Franz Caruso - che esporremo la Bandiera della Pace dal Palazzo municipale per far sentire la voce di Cosenza, città che ripudia con forza la guerra ed ogni forma di limitazione e soppressione della libertà altrui. L'invasione dell'Ucraina è un fatto grave ed inaccettabile e deve spingere alla riflessione e alla mobilitazione tutte le nostre città. A tal proposito, rivolgo un appello al Presidente nazionale dell'Anci De Caro e al Presidente dell'Anci Calabria, affinché si valutino iniziative congiunte che possano esprimere con forza i sentimenti di condanna delle città italiane e calabresi».
La Russia invade l’Ucraina, altre reazioni della politica italiana
«L'attacco scatenato a freddo, quando c'erano ancora margini di azione per la diplomazia, da Putin è gravissimo, ingiustificabile, inaccettabile. La comunità internazionale deve rispondere con massima fermezza e durezza difendendo la libertà e l'indipendenza dell'Ucraina. Ma allo stesso tempo bisogna continuare strenuamente a percorrere ogni strada per fermare l'escalation e far tacere le armi. Neppure in un momento così tragico dobbiamo arrenderci alla logica feroce della guerra», afferma la capogruppo di LeU al Senato, Loredana De Petris.
«La Guerra torna in Europa. L'Occidente deve essere compatto. Altrimenti si sbriciolerà. In Italia nessuna manovra parlamentare dei partiti di maggioranza contro il Governo Draghi deve essere più tollerata. E chi gioca a fare il filorusso vada all'opposizione ora», scrive su Twitter il leader di Azione Carlo Calenda
«Alla luce dell’inaccettabile aggressione russa all’Ucraina di queste ore, è imprescindibile che venga immediatamente concordata con Bruxelles una rimodulazione del PNRR per destinare una parte adeguata delle risorse già disponibili in sussidi a fondo perduto e ristori per le aziende e le famiglie, affinché possano affrontare il rincaro drammatico del gas, del petrolio e delle altre materie prime. Proprio per questo proponiamo come secondo step che l’UE allarghi rapidamente il Next Generation EU con un ulteriore stanziamento straordinario, basato sempre su emissione di debito comune, per rafforzare le misure di sostegno ai Paesi membri in base all’evoluzione di questa gravissima crisi», così Fabio Massimo Castaldo e Laura Ferrara, europarlamentari del Movimento 5 Stelle, in una nota congiunta.
«Questa violenta azione militare è basata sulla scommessa, da parte di Putin, che la paura delle conseguenze economiche e le divisioni interne dell’Europa ci impediranno di agire concretamente: è quindi una sfida esistenziale per l’UE e i suoi valori, e per vincerla è necessario dare una risposta unita, compatta e proporzionata all’entità degli eventi che stiamo fronteggiando e alle loro ripercussioni economiche e sociali, per evitare che siano cittadini e imprese a pagarne il prezzo, indebolendo la credibilità dell’intero progetto europeo», concludono Castaldo e Ferrara.