Il sindaco Vincenzo Rocchetti sui social: «Abbiamo appreso con tristezza, ma con estremo rispetto, la scelta del nostro parroco di lasciare la nostra Comunità per dedicarsi maggiormente alla sua vita spirituale»
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Dagli arresti dei malviventi nei territori più difficili di Sicilia e Calabria a sacerdote. Negli ultimi anni la storia di don Ernesto Piraino è stata raccontata in tutta Italia, suscitando la curiosità di migliaia di lettori. Ora la vita dell'ex poliziotto di San Marco Argentano si arricchisce di un nuovo colpo di scena: il percorso eremitico. Don Ernesto lascerà la guida della parrocchia Sant'Andrea Apostolo di Guardia Piemontese, dove era arrivato due anni e mezzo fa dopo un lungo periodo di ritiro spirituale trascorso a Belvedere Marittimo.
Il post di Rocchetti
La conferma arriva nelle parole di Vincenzo Rocchetti, sindaco di Guardia Piemontese. «Abbiamo appreso con tristezza, ma con estremo rispetto, la scelta del nostro parroco, don Ernesto Piraino, di lasciare la nostra Comunità per dedicarsi maggiormente alla sua vita spirituale», ha scritto il primo cittadino sui social.
Profondo rispetto per la decisione
Si tratta di «una decisione che, non lo neghiamo, ci ha colto di sorpresa - continua Rocchetti -, anche e soprattutto alla luce del bellissimo cammino di fede che ha contraddistinto il suo operato alla guida della nostra parrocchia. Tanto, infatti, è stato fatto in questi due anni e mezzo. Una preziosa e bellissima opera al servizio dei più fragili, dei più deboli e di tutta la comunità parrocchiale, che, silenziosamente, lascerà un segno indelebile nei nostri cuori». Nel dicembre del 2022, il sacerdote aveva persino sventato una furto in chiesa e consegnato alla giustizia i ladri che avevano scassinato un candeliere sottraendo una piccola somma di denaro. «E non vi nego, con franchezza - conclude il primo cittadino di Guardia Piemontese -, che ho provato a far desistere, don Ernesto, dalla decisione assunta, ma dinanzi ad una volontà più alta ed importante, ho preferito fermarmi ed accettare, con profonda fede, quello che penso ed immagino sia un disegno di Dio».