Il giovane morì tre anni fa dopo un incidente in moto, avvenuto in un posto privo di copertura telefonica. La tragedia ha ispirato una lunga battaglia che ha portato all'installazione di un'antenna nel marzo scorso
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Nel pomeriggio di oggi amici e famigliari di Manuel Cesta hanno affisso una targa in sua memoria alla recinzione dell'antenna telefonica che, in futuro, servirà ad evitare altre simili tragedia. Il giovane, appena 25enne, morì dopo un incidente in moto, avvenuto in una curva della strada provinciale 283, un punto in cui la copertura della linea telefonica era completamente assente. Proprio questa circostanza determinò il ritardo dei soccorsi. Manuel, originario di Novara in vacanza dai nonni, rimase vivo sull'asfalto per oltre settanta minuti. «Nessuno vive finché è vivo nel cuore di chi resta - si legge nella targa -. La strada delle Terme è protetta Grazie a Te». Presenti alla cerimonia anche Gerardo Cesta, nonno di Manuel, e Giorgio Terranova, attivista di Fagnano Castello. I due, insieme, hanno combattuto un'estenuante battaglia per l'installazione dell'antenna e nel marzo scorso, finalmente, l'hanno vinta, grazie a due compagnie telefoniche che hanno risposto all'appello.
Il memorial
Il primo "memorial Manuel Cesta" fu annunciato mesi fa. L'evento, che si è tenuto oggi, ricade nel giorno del terzo anniversario della morte ed è stato organizzato dal Moto Club "Svalvolati" di Scalea, in collaborazione con il "Moto club Il Redentore" di Maratea e gli "Amici" di Praia a Mare. L'idea originaria era quella di ritrovarsi sul posto della cerimonia ognuno in sella alla propria moto, ma all'ultimo momento, causa maltempo, si è deciso di lasciare le due ruote a casa e presentarsi in auto. «Si è pensato questo - ha fatto sapere Giorgio Terranova -, perché non bisogna mettere a rischio tanti giovani che oggi vogliono essere presenti per onorare la memoria di Manuel».
La tragedia
La mattina del 12 agosto 2019, intorno alle 10.30, Manuel stava percorrendo in moto la strada provinciale 283 che collega Fagnano Castello a Guardia Piemontese, altrimenti detta "strada delle Terme Luigiane". All'uscita di una curva, all'improvviso, la sua moto ha perso aderenza ed è andata ad impattare contro il muro di contenimento, coinvolgendo anche un'auto in transito. Per settanta minuti, il centauro è rimasto a terra dolorante, ma vivo e cosciente, in attesa dei soccorsi, che sono stati chiamati in ritardo proprio per la difficoltà di connettersi alla rete telefonica. Dopo il trasporto in ambulanza ad Acquappesa, il giovane è stato trasferito nell'elicottero del 118 e trasportato all'ospedale Annunziata di Cosenza, dove è morto poco dopo l'ingresso. Dopo la tragedia, nonno Gerardo aveva avviato una raccolta di firme per l'installazione di un'antenna telefonica nei paraggi, per evitare che quanto accaduto a suo nipote non si ripetesse più. La sua causa è stata subito supportata dall'attivista politico Giorgio Terranova, che nel frattempo ha anche creato un gruppo Facebook per raccontare quotidianamente l'evolversi della vicenda. Nell'autunno di un anno fa, due compagnie telefoniche avevano finalmente risposto all'appello, dando disponibilità a coprire la zona. Dopo alcune settimane di lavori, l'antenna è stata inaugurata a marzo.