«I presidenti delle regioni dello Stretto, Nello Musumeci prima e Roberto Occhiuto subito dopo, hanno risposto ad una esigenza reale. Tuttavia, per tutelare stabilmente il diritto fondamentale allo spostamento autonomo e alla mobilità tra regioni da garantirsi a tutta la cittadinanza, senza discriminazioni, credo sia necessario un intervento specifico del Governo», così il presidente dell’autorità portuale dello Stretto, Mario Mega, commenta l’abolizione dell’obbligo del super green pass per traghettare da Messina verso la Calabria e viceversa, disposti con ordinanza ieri dai presidenti della Regione Siciliana e della Regione Calabria.

Allo stato, è sufficiente la certificazione dell’esito negativo del tampone, piuttosto che il super green pass, per attraversare lo Stretto in entrambe le direzioni.

A pochi giorni dal provvedimento del giudice che ha autorizzato al traghettamento senza super green pass Fabio Messina, bloccato a Villa San Giovanni mentre rientrava a casa sua a Palermo su mezzo proprio, torna ad accendersi la discussione che pone al centro il diritto di attraversamento dello Stretto di chi viaggia senza ricorrere ai mezzi pubblici e che poi, trovandosi dinnanzi il mare piuttosto che una strada su cui continuare il suo viaggio, non ha alternative al traghetto.

«Il Governo attenzioni la peculiare area dello Stretto»

«Pur ribadendo la piena adesione agli indirizzi del governo per limitare i contagi, nel caso specifico, ritengo che imporre il super green pass alla cittadinanza per muoversi da una sponda all’altra dello Stretto, indipendentemente dai mezzi pubblici, crei una sperequazione. Non può essere trascurato che trattasi di due regioni ma con un collegamento che ha delle specificità. Con le restrizioni anti covid, un calabrese e un siciliano possono andare a Milano in auto senza super green pass ma non possono attraversare lo Stretto tra le due regioni, anche se in esse vi risiedono».

«L’esigenza è reale, ribadisco, ma forse lo strumento dell'ordinanza, per quanto motivato da istanze concrete e da attenzionare, potrebbe essere improprio. Io continuo a ritenere che dovrebbe intervenire il Governo con un provvedimento apposito. Non si tratta solo della fruizione di servizi di trasporto, ma della garanzia per tutta la cittadinanza di spostamento autonomo tra tutte le regioni. L’area dello Stretto merita una considerazione specifica, per la sua peculiarità di attraversamento, che avviene non solo per turismo ma anche e soprattutto per necessità, e per l'assenza di alternative al traghetto per chi non fruisca del mezzo pubblico e si muova con mezzo proprio», ha sottolineato ancora il presidente dell’autorità portuale dello Stretto, Mario Mega.

Nessun particolare impatto sui pendolari

«Certamente in questi primi giorni di vigenza dell'obbligatorietà del super green pass, come già dallo scorso dicembre con l’obbligatorietà del green pass o del tampone, non si sono registrati decrementi di rilievo nel numero di passeggeri, segno che le certificazioni sono state regolarmente acquisite ed esibite dall’utenza di pendolari. Ciò non toglie che le battaglie di principio e casi specifici debbano essere tenuti in considerazione e tutelati. Ad oggi, comunque, anche in costanza di queste restrizioni, restano garantite sicurezza e regolarità del traghettamento nell'area dello Stretto», ha concluso il presidente Mario Mega.