Nel giorno in cui viene resa nota la decisione della Corte di Cassazione che annulla con rinvio l’ordinanza del Riesame, nei confronti del senatore Antonio Caridi, la Dda di Reggio Calabria cala l’asso in udienza preliminare del processo “Gotha”. E lo fa con diversi faldoni depositati e contenenti ben 31 nuovi atti che vengono accorpati a quello che sta iniziando a delinearsi sempre più come il processo più importante degli ultimi dieci anni in riva allo Stretto.

 

Mentre in aula bunker è ancora in corso la prima udienza, l’attenzione è ora tutta rivolta alla nuova documentazione che i pubblici ministeri Giuseppe Lombardo, Stefano Musolino, Giulia Pantano, Walter Ignazitto e Luca Miceli hanno portato in aula. Perché a scorrere l’elenco dei documenti, si ha la precisa sensazione che dentro vi sia del materiale esplosivo. Non sono soltanto stralci di processi vecchi, ma anche atti di pochi giorni fa.

 

Come, ad esempio, una nota della Guardia di Finanza del 14 febbraio scorso, una del Dap, del gennaio 2017, nonché altre riguardanti, ad esempio, la Perla dello Stretto. Nell’elenco, infatti, vi sono le sommarie informazioni testimoniali rese da Ivan Belvedere, uno dei soggetti che si occupò dell’aspetto gestionale riguardante la vendita dei negozi all’interno del centro commerciale di Villa San Giovanni. Ed è proprio sul Comune di Villa che sembra si stia stringendo il cerchio, considerato che fra i documenti depositati, diversi provengono dal commissariato della cittadina dello Stretto.

 

Senza dimenticare poi le recentissime dichiarazioni (tutte degli ultimi mesi del 2016) dei collaboratori di giustizia Antonio Russo, Marcello Fondacaro, Pietro Mesiani Mazzacuva, Cosimo Virgiglio, nonché il verbale riassuntivo omissato di Vincenzo Cristiano, pentito proprio di Villa San Giovanni, con tanto di nota del Ros, datata ieri, relativa ai riscontri delle dichiarazioni dello stesso Cristiano.

 

Poi ancora ci sono fascicoli concernenti indagini di qualche anno fa, da cui, ad esempio, si evince come l’ex sindaco di Villa San Giovanni, Antonio Messina fosse sotto inchiesta della Dda, assieme ad un’altra persona, sin dal 2012. Ci sono inoltre fascicoli riguardanti Emilio Angelo Frascati più altre cinque persone e Giovanni Ficara più due. Sino a giungere ad indagini molto più recenti, come quella che porta data 2017.

 

Nell’elenco compaiono poi anche delle sommarie informazioni testimoniali rese, il 15 febbraio scorso, da personaggi piuttosto noti a Reggio Calabria, come Valerio Berti e Vincenzo De Stefano. Non sfugge ancora una nota del Consiglio superiore della magistratura con data 22 giugno 2010. E probabilmente ciò lascia presagire un qualche coinvolgimento, diretto o indiretto, di un magistrato. A chiudere l’elenco note e informative tutte del 2017, anche assai recenti che, probabilmente, finiranno per essere sviscerate nel corso delle prossime settimane.

 

Insomma, pare proprio che le sorprese del processo “Gotha” non siano finite qui. Ora non resta che attendere la data di fissazione del nuovo Riesame per Antonio Caridi. Sarà quello un altro appuntamento fondamentale, considerato che quasi certamente la Dda porterà ulteriori elementi per suffragare la tesi accusatoria. Intanto, in aula bunker, alle sei del pomeriggio l’udienza continua senza interruzioni. E siamo soltanto all'esordio.

 

Consolato Minniti