Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. È con questa accusa che questa mattina i finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro hanno eseguito quattro misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di Eliseo Ciccone, 65 anni dirigente medico dell’Asp in qualità di responsabile della centrale operativa Suem e coordinatore del servizio di elisoccorso calabrese, Salvatore Lopresti, 58 anni dirigente del dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria in qualità di coordinatore del gruppo di lavoro incaricato di predisporre il capitolato d’appalto della gara per l’elisoccorso, Monica Mazzei, 50 anni direttore vendite della Babcoock Mcs Italia e Leano Bertola, 38 anni, direttore commerciale della medesima società con sede a Milano ma operante in tutta Italia. È stata inoltre notificata un’informazione di garanzia nei confronti di un’altra dipendente della Babcoock Mcs Italia, Sara Corideo.

 

Le accuse

L’accusa per tutti è quella di aver, mediante collusione, accordi, mezzi fraudolenti, instaurato e mantenuto costanti interlocuzioni tecniche sulla predisposizione del capitolato d’appalto da porre a base di gara, di aver pianificato plurimi incontri finalizzati sia all’aggiornamento reciproco sull’iter del procedimento amministrativo, sia allo scambio di materiale cartaceo, ed informatico, necessario alla predisposizione del bando, allo scambio di informazioni e indicazioni funzionali alla nomina del componente esperto in aeronautica nel gruppo di lavoro; così turbando il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando di gara relativo all’affidamento del servizio di Elisoccorso regionale, dunque al fine di e con l’effetto di condizionare la scelta del contraente in favore della Inaer Aviation Italia, poi trasformata in Babcooch Mcs Italia.

 

Gli incontri

L’accordo collusivo volto alla predisposizione accurata dei contenuti del bando per orientare la scelta del contraente emerge, secondo la ricostruzione della polizia giudiziaria, da una pluralità di contatti sia a distanza che di persona avvenuti sia in Calabria che a Milano e Bolzano. In alcune conversazioni intercettate gli indagati si accordano per vedersi a Catanzaro per un incontro avvenuto il 17 ottobre 2016 tra Ciccone, Bertola e Corideo preceduta da uno scambio di sms in cui i due discutono della situazione relativa al servizio di trasporto aereo regionale. In questa occasione Bertola consegna a Ciccone una pen drive contenente documentazione informatica riguardante la gara d’appalto. In una intercettazione intercorsa tra Bertola e Corideo, il primo spiega alla dipendente che per raggiungere l’obiettivo devono spingere su Ciccone che essendo considerato il capo “fa ciò che vuole” ma anche su Lopresti che in quanto direttore amministrativo del 118 e altra persona investita di potere nella scelta e che è ritenuto “nemico giurato della Elitaliana”.

 

Gli accordi

Il 28 aprile 2017 Ciccone, Lopresti e Bartola si incontrano nuovamente, in questa occasione Bertola consegna a Ciccone e Lopresti, su supporto informatico, i file relativi del capitolato d’appalto già perconfezionati in modo da essere perfettamente collimanti con le caratteristiche e qualità tecniche proprie della società interessata all’aggiudicazione. Lopresti informa che il 27 aprile 2017 ha provveduto a firmare una delibera di 600mila euro, entrambi hanno discusso del capitolato e della parte tecnica relativa alla gara da bandire. I due discutono del modello di bando da prendere ad esempio.

Bertola chiede a Lopresti: “Dobbiamo fare il modello Basilicata o Abbruzzo? Che però coincide con la pre-informazione?”.

Lopresti risponde: “Prendiamo il modello Abbruzzo, ultimo ma veloce entro maggio sempre che coincidono i nomi, sul gruppo di lavoro deve emergere, fammelo avere, mi porto avanti con il lavoro”. 

Bertola a questo punto aggiunge se tale modello sia sufficiente per procedere evidenziando che doveva essere rivista la pag. 48 del bando dell’Abbruzzo. E a questo Lopresti risponde: “Vediamo quella versione su cui hai lavorato”.

 

Il bando ad hoc

A chiudere il cerchio, secondo la ricostruzione degli inquirenti vi è la conversazione avvenuta tra Bertola e Mazzei nell’ufficio della società milanese. Nel fare il resoconto alla manager, Bertola racconta di aver copiato ed incollato sul computer di Ciccone tutto il materiale informatico precedentemente redatto e confezionato insieme alla Mazzei, fornendo al dirigente dell’Asp una copia del capitolato, del disciplinare di gara nonché la relativa parte economica, ossia tutti gli elementi di costituzione del bando gara.

 

Luana Costa