«Insieme ai colleghi Nicola Morra, Bianca Laura Granato, Elio Lannutti e Luisa Angrisani ho presentato un'interrogazione al Ministro della Giustizia sulla preoccupante situazione del Tribunale di Catanzaro, illustrata il 19 gennaio scorso alla Commissione parlamentare antimafia dal presidente, Roberto Palermo».

Lo afferma, in una nota, la senatrice Margherita Corrado, del Gruppo Misto, componente della Commissione Antimafia. «Capofila di altri sei - aggiunge - il Tribunale di Catanzaro ha competenza su un distretto giudiziario di Corte d'appello pari ad oltre due terzi del territorio calabrese (Catanzaro, Cosenza, Crotone, Vibo Valentia). Vi fa fronte, oggi, con un organico di magistrati togati di 52 unità, ma sono vacanti ben 11 posti e le 9 domande di trasferimento recentemente presentate potrebbero fare scendere l'organico effettivo a 32».

«Nel merito, la Dda ha 30 magistrati e 2 procuratori delegati europei, per cui le spettano almeno 12 dei 52 magistrati in organico. I restanti coprono le due sezioni civili, la sezione Misure di prevenzione e di riesame e le due sezioni penali: Dibattimento penale e Corte d'Assise. A quest'ultima afferiscono i circondari di Catanzaro, Lamezia, Crotone e Vibo. Particolarmente allarmante è poi il fatto che, essendo l'unico Tribunale del riesame nel Distretto, vi si riversa l'attività della Dda e degli altri 6 uffici di procura: Cosenza, Paola, Castrovillari, Lamezia, Crotone e Vibo».

«La pianta organica dedicata è composta da appena 8 giudici, compreso il Presidente di sezione, chiamati a fronteggiare l'attività degli 80 Procuratori in servizio. Non basta: sulla sezione Riesame si riversano anche tutte le proposte di misure di prevenzione (personali e reali) di 7 Procure, di 4 Questori e della Direzione investigativa antimafia distrettuali. Infine, essendo considerato di dimensioni medio-piccole, il Tribunale di Catanzaro ha poco più di 150 unità di personale, mentre l'eventuale aggiunta di una sesta sezione lo proietterebbe tra le realtà medio-grandi, con un incremento di organico quanto mai prezioso per ridurre il numero dei procedimenti pendenti».

«Abbiamo chiesto al ministro Cartabia, perciò, “quali iniziative intenda assumere, e quando, per dotare il Distretto giudiziario di Catanzaro di risorse umane e strumentali sufficienti a fronteggiare, non più “a mani nude” ma con le dotazioni indispensabili, la mole abnorme di lavoro prodotta dai sette uffici di procura e altrettanti tribunali che fanno capo a Catanzaro».

«E ancora - dice inoltre la senatrice Corrado – “se non convenga che, avendo il limitrofo Distretto di Reggio Calabria 3 tribunali e 63 magistrati togati, è inaccettabile che per Catanzaro, con 7 tribunali, un'estensione territoriale e una popolazione più che doppia, nonché un alto livello di radicamento della 'ndrangheta, ormai riconosciuta come la più pericolosa tra le mafie, l'organico previsto sia di appena 52 magistrati, con una scopertura costante e incisiva”. E se, in particolare, “non reputi opportuno assumere precisi impegni volti ad aumentare sensibilmente il numero, oggi irrisorio, dei giudici del Riesame nel Distretto giudiziario di Catanzaro, per favorire il corretto funzionamento della macchina giudiziaria e assicurare tempi accettabili, nell'interesse dello Stato-comunità”».