Oggi a Girifalco è il giorno del ricordo. Il 31 ottobre 1977 infatti un velivolo dell’arma dei Carabinieri nel sorvolare le serre catanzaresi precipitò a causa delle avverse condizioni meteo in località Rimitello di Monte Covello. Sei uomini dell’arma persero la vita: l’allora comandante generale Enrico Mino, il comandante legione carabinieri di Catanzaro Francesco Friscia, gli ufficiali piloti Francesco Sirimarco e Francesco Cerasoli, l’aiutante di campo del comandante generale Luigi Vilardo e il motorista di bordo Costantino di Fede.  A 42 anni di distanza da quella che fu una vera e propria sciagura aerea, in un clima di profonda commozione, l’Arma ha ricordato i suoi caduti con una solenne celebrazione eucaristica nella chiesa di San Rocco a Girifalco, e poi la consueta deposizione delle corone in segno di cordoglio e gratitudine ai piedi del monumento che sorge nel luogo esatto della tragedia.

L'impegno dei carabinieri

«La presenza di tante persone che oggi hanno partecipato alla cerimonia per ricordare una ricorrenza che ha colpito non solo l‘arma ma tutta la collettività, ci ricorda che l’affetto e la considerazione nei nostri confronti sia sempre molto grande» è stato il commento del comandante Legione Carabinieri Calabria, Andrea Paterna. «Queste circostanze servono a ricordare tutti i nostri caduti, di ogni ordine e grado che purtroppo sono tanti» per Antonio Mantanaro, comandante provinciale dei Carabinieri di Catanzaro. «Da ben 42 anni questo ricordo vive nel cuore dei cittadini girifalcesi  - ha sottolineato il sindaco Pietrantonio Cristofaro -. Girifalco è sede di una compagnia oltre che di una stazione dei carabinieri. E’ una presenza importante per la provincia di Catanzaro essendo questo un territorio molto vasto. Ma soprattutto c’è un rapporto sinergico con le istituzioni che operano costantemente per la sicurezza del territorio. In questi mesi stiamo lavorando per garantire ai cittadini un sistema di videosorveglianza di comune accordo proprio con la locale compagnia».