È stato catturato nella tarda serata di ieri nella pineta di Satriano, ancora sporco di sangue, uno dei pastori maremmani, una quindicina secondo quanto trapela, che hanno sbranato Simona Cavallaro. La 20enne di Soverato si trovava in località Monte Fiorino con un amico per per un sopralluogo in vista di un pic nic che avevano organizzato per i prossimi giorni insieme agli amici quando i due sono stati raggiunti dal branco. Gli animali seguivano un gregge di capre lasciato probabilemente incustodito dai pastori della zona. Gli investigatori sperano di trovare un chip sul cane catturato, in modo da risalire al proprietario

L'aggressione

L'amico di Simona, che ancora in stato di shock ha ricostruito quanto accaduto, è riuscito a trovare rifugio in una baita in legno non molto distante sperando che anche lei si fosse messa in salvo. E invece per la giovane non c'è stato scampo: i cani l'hanno aggredita e uccisa proprio nella giornata mondiale del cane. Una volta dato l'allarme, sul posto sono intervenuti gli uomini della polizia locale, i carabinieri della compagnia di Soverato agli ordini del tenente Luca Palladino, è stato lui ad informare i familiari della tragedia, e il pm di turno Irene Crea. Saranno le indagini a chiarire i contorni della vicenda.

Gli animali sono stati definiti «molto aggressivi» dagli investigatori. Tant'è che i carabinieri ed i vigili urbani intervenuti sul posto dopo essere avvertiti da un amico della vittima, sono stati aggrediti a loro volta e sono stati costretti a sparare colpi di pistola in aria per farli allontanare.

Il dolore della famiglia

Un dolore immane per mamma Angela e papà Alfio, un noto gioielliere della città ionica, che affida ai social l'ultimo saluto alla ragazza: «il mio dolore è immenso – scrive – come se avessero esportato metà del mio corpo. Simona, pura come l'acqua di fonte, solare come l'alba e il tramonto, sorridente e scherzosa come una bambina». Ecco come tutti volgiono ricordare Simona, sorridente come in queste foto scattate insieme al fratello gemello.

Il cordoglio delle istituzioni

Intanto messaggi di cordoglio e vicinanza continuano ad arrivare da amici e conoscenti della vittima. Per il presidente della regione Nino Spirlì «è una tragedia immane che doveva essere evitata. In attesa che gli inquirenti, che hanno già avviato le indagini, facciano luce al più presto su quanto accaduto a nome di tutta la Giunta regionale, mi unisco allo straziante dolore». Per il sindaco di Satriano, Massimiliano Chiaravalloti «non c'è consolazione alcuna di fronte ad un tragico evento che ha gettato nello sconforto e nel dolore l'intero comprensorio. Di fronte a questa disgrazia non serve additare responsabili senza conoscere i fatti – scrive in una nota il primo cittadino - a quello ci penseranno gli inquirenti. Ora è il momento di stare in silenzio e in lutto nel rispetto di Simona e del dolore che stanno provando tutti i suoi cari». Anche il sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, si unisce al coro di cordoglio proclamando il lutto cittadino per la giornata dei funerali.