VIDEO | Anche nel capoluogo bruzio riflessione collettiva sui fenomeni criminali. Usura, racket ed estorsioni le attività illecite più presenti nell'area urbana
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Una rappresentazione di teatro civile interpretata da Francesco Pupa e la lettura dei nomi delle vittime calabresi di mafia hanno scandito la 27ma edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno celebrata anche a Cosenza per iniziativa del presidio di Libera intitolato a Sergio Cosmai. La manifestazione nazionale si è svolta a Napoli con circa ventimila partecipanti provenienti da tutta la Penisola.
Riflessione collettiva
Tratto dal libro Al posto sbagliato – Storie di bambini vittime innocenti delle mafie del giornalista crotonese Bruno Palermo, lo spettacolo è prodotto dalla compagnia Rossosimona diretta da Lindo Nudo. Al momento di riflessione collettiva, ospitato nel complesso monumentale di San Domenico, ha partecipato un gruppo di studenti degli istituti superiori cittadini. L'iniziativa è stata sostenuta dall'amministrazione di Palazzo dei Bruzi con la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore Veronica Buffone, della presidente della Commissione Legalità Chiara Penna, del consigliere delegato all’istruzione Aldo Trecroci.
Fondamentale fare rete
Usura, estorsioni e droga le attività illecite più praticate dalle consorterie criminali nell'area urbana cosentina, solo in apparenza un'isola felice. Lo hanno ribadito Alessio Cassano, tra i fondatori dell'Associazione Antiracket del capoluogo bruzio, e Pierluigi Ferrami, figlio di Lucio, ucciso ad Acquappesa nel 1981 per non essersi piegato alle richieste di pizzo. Fare rete è fondamentale per non rimanere isolati e combattere fianco a fianco con le istituzioni e la giustizia, soprattutto in una fase di crisi economica come quella attuale che potrebbe spingere gli imprenditori in difficoltà a compromettersi con i clan.