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Giornalisti nel mirino. Cronisti che solo perché fanno il loro dovere, raccontando fatti documentati e circostanze ben precise, quando non vengono minacciati, sono destinatari di insulti gratuiti e volgari.
E’ questa la premessa fatta da Pietro Comito nel raccontare, alla sua trasmissione “I fatti in diretta”, su LaC, quanto è accaduto a Enza dell’Acqua, corrispondente de “il Quotidiano del Sud” da Nicotera, splendida località turistica della costa tirrenica, feudo del clan Mancuso, il cui consiglio comunale in passato è stata più volte sciolto per infiltrazioni mafiose e dove l’attuale amministrazione, guidata da Franco Pagano, è sotto esame della commissione d’accesso agli atti.
Enza dell’Acqua scrive un pezzo per il suo giornale che dà fastidio. Ebbene, nel corso dell’ultima seduta del civico consesso il primo cittadino ha detto: «Spesse volte alla massa corporea non sempre corrisponde un’altrettanta massa celebrale». La nostra collega ha considerato queste parole rivolte alla sua persona e ha quindi deciso di sporgere querela contro l’amministratore.
Un altro componente della sua Giunta per contestare articoli di stampa vergati da Enza dell’Acqua ha addirittura coniato un hashtag : “viva la vacca”, ironizzando sul suo sovrappeso. «A Nicotera ogni qualvolta si scrive per sollevare un problema - ha raccontato Enza in collegamento telefonico durante la trasmissione - gli attuali amministratori lo vivono come un affronto personale. Le cose non vanno dette, non vanno denunciate. La scorsa estate ho subito dei violentissimi attacchi soltanto perché ho osato evidenziare che il mare era sporco e inquinato».
Nel video l'intervento del sindaco Pagano: