La segretaria generale della Cisl Fp attacca la regione: «Si continua a tergiversare sulla pelle dei lavoratori»
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«È stato scandito a gran voce anche in occasione dell'ultimo tavolo di negoziazione tenuto alla Cittadella regionale, presieduto dall'assessore al lavoro Angela Robbe, che la vertenza relativa ai lavoratori a tempo determinato provenienti dall'ex bacino Lsu-Lpu richiede interventi urgenti anche a fronte della ormai imminente scadenza del contratto di lavoro». Lo afferma la segretaria generale della Cisl Fp Luciana Giordano.
«Tutti i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil presenti alla riunione, unitariamente - prosegue - hanno ribadito che gli Lsu ed Lpu della Calabria nonostante le molteplici contrattualizzazioni che hanno consentito loro di maturare il diritto alla stabilizzazione, rischiano ancora che la tanto agognata fine della condizione di precarietà si allontani o, peggio, possa sfumare. Infatti, la recente convenzione tra Regione e Ministero del Lavoro, oltre a stanziare risorse insufficienti a retribuire l'orario di lavoro svolto attualmente dai lavoratori ex Lsu, subordina l'erogazione dei fondi stanziati per quattro anni all'atto dell'assunzione a tempo indeterminato e non tiene conto dei lavoratori ex Lpu, benché ormai equiparati agli ex Lsu. Fin dall'inizio della vertenza, il sindacato confederale ha delineato chiaramente e senza tentennamenti la strategia che dovrà essere seguita per raggiungere l'auspicato traguardo delle stabilizzazioni».
«È necessario, innanzitutto, ottenere dallo Stato lo stesso finanziamento di 50 milioni erogato fin'ora e contemporaneamente la sua storicizzazione, in modo che questo, integrato dalle risorse stanziate dalla Regione pari a circa 38 milioni, possa garantire la retribuzione dell'intero bacino. Ma occorre, altresì, ottenere le deroghe ai vincoli assunzionali che gli Enti in cui i lavoratori prestano servizio oppongono quale impedimento all'inserimento nei piani di fabbisogno. La complessità di tale vertenza, che individua principalmente il Ministero del Lavoro come controparte, non esclude però livelli di confronto anche con la Regione, sia per avere certezza della continuità del finanziamento di sua competenza, sia perché rapidamente emani i provvedimenti normativi, tante volte annunciati, riguardo all' incentivo all'esodo dei lavoratori e alla possibilità di mobilità tra Enti finalizzata a conseguire la stabilizzazione nelle Amministrazioni più capienti».
«Ineludibile anche il confronto con Anci al fine di avere chiara la condizione degli Enti, riguardo la loro capacità e disponibilità a procedere al definitivo inserimento in ruolo. È evidente che sarà, altresì, necessario incalzare tutta la deputazione parlamentare calabrese". "La Cisl Funzione pubblica Calabria - conclude la Giordano - ritiene che per l'anno in corso debba essere scongiurato il rinnovarsi del 'teatrino' che si è verificato allo scadere del 2017, con i lavoratori trascinati in manifestazioni di protesta, sit-in e quant'altro e soprattutto deve essere evitato il solito 'scaricabarile' di fine anno con rimpallo di responsabilità fra i vari livelli istituzionali".
LEGGI ANCHE:
Precari illusi e abbandonati dalla Bruno Bossio. Ecco Il “caso di scuola” del Pd calabrese