In molti hanno espresso il proprio malcontento, puntando anche il dito contro le condizioni delle strade locali. Ma l'amministrazione comunale ribadisce che il controllo della velocità è una misura necessaria e «a difesa di tutti»
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Anche a Gioia Tauro, con avvio dal 19 gennaio, si è deciso di procedere con il controllo elettronico della velocità. Il metodo, che sta dividendo l’opinione pubblica nella vicina Palmi, dove un dispositivo autovelox è al centro di aspre polemiche dei cittadini, sta facendo discutere anche i residenti gioiesi, i quali sui canali social istituzionali del Comune esprimono il proprio malcontento puntando il dito sulla fatiscente condizione delle strade locali.
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Gli accertamenti verranno effettuati con continuità per tutto l’anno 2024 mediante apparecchiatura autovelox sulle grandi arterie cittadine e nelle zone considerate più a rischio di incidenti. Le verifiche saranno affidate alla Polizia locale, guidata dal comandante Serena Scuderi. Il rilevamento della velocità sarà effettuato ogni settimana ed in fasce orarie alternate.
«Con la dotazione dell’apparecchiatura per il rilevamento della velocità dei veicoli si intende fornire un altro strumento al corpo della Polizia locale che consentirà agli agenti di svolgere mirati servizi di prevenzione e deterrenza a difesa di tutti, poiché senza controlli e sanzioni non può esserci sicurezza». A dichiararlo il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio di concerto con l’assessore al ramo Andrea Macino.
L’amministrazione comunale fa sapere che l’esigenza di dotare la città di un rilevatore autovelox «nasce dalla necessità di invitare i cittadini ad una guida prudente, vista la crescente sinistrosità rilevata dalle forze di polizia operanti sul territorio. L’obiettivo è quello di garantire sicurezza ed incolumità a quanti, quotidianamente, percorrono le strade della città, centrali e periferiche, il cui transito è in costante sensibile aumento».