Il presidente Samengo: «Importante garantire a tutti i bambini e ai giovani l’accesso a diritti fondamentali»
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«L’Unicef Italia esprime grande preoccupazione per le condizioni dei bambini e dei ragazzi che vivono nei complessi abitativi di edilizia popolare di via Ciambra e raccoglie il drammatico appello lanciato dal Garante per l’infanzia della Calabria Antonio Marziale sulla situazione nell’area». Così un comunicato del presidente di Unicef Italia, Francesco Samengo, sulla situazione del ghetto rom di Gioia Tauro “Ciambra”.
«È importante – prosegue Samengo - garantire a tutti i bambini e ai giovani del comune di Gioia Tauro l’accesso a diritti fondamentali quali la salute, un’istruzione di qualità, lotta alla discriminazione di genere, lotta alla violenza e alle disuguaglianze, alla povertà minorile, e a incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile dei nuclei famigliari».
Accogliendo l’invito del capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, il prefetto Michele di Bari, l’Unicef Italia ha annunciato l’avvio della collaborazione con l’amministrazione comunale di Gioia Tauro e le reti di associazioni del Comune, che punta alla nascita di un progetto di riqualificazione ambientale, sociale ed economica - “Gioia Tauro Città amica dei bambini 4.0” - per supportare la comunità ad adottare strategie di miglioramento delle condizioni di sostenibilità del territorio in maniera sistemica, tenendo in particolare considerazione la salute e la tutela dei bambini.
Nell’ambito di questa collaborazione, particolare attenzione verrà data ai bambini e ai giovani nei complessi abitativi di edilizia popolare di via Ciambra e nel complesso di case abusive di via Asmara. Come prima azione, l’Unicef Italia e il Comune di Gioia Tauro hanno avviato la distribuzione di indumenti, accessori e materiali scolastici alle famiglie presenti.