Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato il provvedimento di sequestro di un'intera società e del suo patrimonio aziendale, che secondo l'accusa sarebbero appartenuti al presunto capo criminale Pasquale Forastefano. La decisione è stata presa dopo l'udienza che si è tenuta giovedì scorso.

Forastefano, 46 anni di Cassano, era stato arrestato il 5 giugno nell'ambito dell'operazione "Gentlemen 2". Le accuse a suo carico vanno dall'associazione finalizzata al traffico internazionale di droga al traffico internazionale di armi.

Secondo l'accusa, l’uomo avrebbe ricoperto un ruolo di vertice all'interno della cosca criminale Abbruzzese-Forastefano. Gli sono stati contestati oltre 10 capi d'accusa riguardanti il traffico di droga dalla Colombia all'Italia, passando per la Serbia, l'India, il Belgio e la Germania. Attualmente, Forastefano è detenuto nel carcere di Parma, sottoposto al regime di carcere duro dell'articolo 41-bis. 

Nel frattempo, i suoi avvocati Pasquale Di Iacovo del Foro di Castrovillari e Cesare Badolato del Foro di Cosenza, hanno ottenuto dal Tribunale del riesame la restituzione di una società che opera nel settore della distribuzione di prodotti alimentari. Secondo le intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate dagli investigatori, la società sarebbe stata acquistata e gestita da Pasquale Forastefano con denaro proveniente da attività illecite e intestata a una sorella dell'indagato come prestanome.