Il nuovo processo si aprirà il prossimo marzo a Napoli, dove la Suprema Corte ha rinviato per la rideterminazione della pena nei confronti dei tre imputati. La Procura di Salerno aveva ipotizzato diversi episodi di corruzione nel distretto giudiziario catanzarese
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Si tornerà in aula il prossimo 19 marzo per l’appello bis del procedimento penale noto come Genesi. L’inchiesta istruita dalla Procura di Salerno che nel gennaio del 2020 ha ipotizzato diversi episodi di corruzione nel distretto giudiziario catanzarese. In particolare, si tratta del filone abbreviato che vede imputati l’ex presidente di sezione della Corte d’Appello di Catanzaro Marco Petrini, difeso dall’avvocato Francesco Calderaro, il medico in pensione Emilio Santoro, difeso dal legale Michele Gigliotti e l’avvocato Francesco Saraco, difeso dagli avvocati Giuseppe Della Monica e Nico D’Ascola.
Nel marzo dello scorso anno, infatti, la Corte di Cassazione ha annullato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Salerno che aveva inflitto una condanna a 4 anni e 4 mesi di reclusione all’ex magistrato, a 3 anni e 2 mesi di reclusione ad Emilio Santoro e a 1 anno e 8 mesi all’avvocato Francesco Saraco.
In particolare, la Suprema Corte ha rinviato alla Corte d’Appello di Napoli affinché si pronunci sulla rideterminazione della pena nei confronti dei tre imputati dopo la riqualificazione del reato contestato da corruzione in atti giudiziari in corruzione per l’esercizio delle funzioni. La Corte dovrà inoltre riquantificare il valore della confisca.
Il processo si aprirà il prossimo 19 marzo. La Corte d’Appello di Napoli ha citato a giudizio i tre imputati.