Il caso delle frodi in competizioni e concorsi arriva fino a Reggio Calabria. Nei guai giudici federali, direttori di gara e istruttori Fids
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Scoperta dai Carabinieri del comando provinciale di Rimini una frode in competizioni sportive e in concorsi nel mondo della danza sportiva per cui risultano indagate otto persone tra giudici federali, direttori di gara e istruttori della Fids, la Federazione italiana danza sportiva. I militari, inoltre hanno eseguito sette misure coercitive e interdittive. Le persone coinvolte risiedono nelle province di Milano, Monza-Brianza, Varese, Terni, Reggio Calabria, Matera e Bari. In particolare è stato applicato il divieto di esercitare professioni o rivestire incarichi all’interno di società sportive per la durata di sei mesi a un istruttore di danza e due giudici federali Fids. Obbligo di presentazione quotidiana alla pg, invece, per un direttore di gara Fids e tre istruttori di danza.
Le indagini
L’attività investigativa, svolta dal luglio 2018 al mese di gennaio 2019 attraverso servizi di pedinamento uniti ad attività tecniche di investigazione, è stata avviata su delega della locale Procura della Repubblica a seguito di un esposto, depositato il 5 giugno 2018 dalla Procura generale dello Sport, con il quale si ipotizzavano condotte fraudolente poste in essere da tesserati e soggetti responsabili della Federazione, finalizzate ad attribuire illeciti punteggi “di favore” ai concorrenti delle gare di ballo organizzate dalla Fids, tesserati in associazioni facenti parte di una “rete” finalizzata alle frodi in competizioni sportive. In particolare, si ipotizzava che diversi soggetti fossero in grado di insinuarsi nelle articolazione del sodalizio e di gestire la Federazione in spregio ai principi dell’ordinamento sportivo anche condizionando l’operato di chi intendeva opporsi a tale illecita gestione.
I campionati italiani a Rimini
Era peraltro verosimile che il sistema sopra delineato avrebbe potuto vedere la sua massima applicazione nel corso dei Campionati italiani che si sarebbero svolti presso i padiglioni della Fiera di Rimini dal 5 al 15 luglio 2018, ai quali avrebbero preso poi parte oltre 20mila atleti e per i quali erano previsti oltre 200mila spettatori.
Infatti, sin da subito, le indagini dell’Arma – coordinate dalla Procura della Repubblica di Rimini – hanno permesso di riscontrare sistematiche frodi sportive poste in essere dagli indagati, finalizzate all’alterazione dei risultati della competizione denominata “Sportdance”, valida per i campionati italiani assoluti di categoria della Federazione italiana Danza sportiva, tenutasi presso la fiera di Rimini dal 5 al 15 luglio 2018.
Il sistema fraudolento e le mancate denunce
In particolare si appurava l’esistenza di un articolato sistema fraudolento, avente come figura di riferimento un istruttore di danza tesserato Fids, il quale da un lato riceveva le segnalazioni in merito agli atleti da favorire e dall’altro, dopo averle vagliate e valutate, le comunicava a giudici, direttori di gara, o ad altri soggetti che poi avrebbero contattato le giurie. Al termine dell’indagine è stato denunciato un dirigente centrale Fids per il reato di omessa denuncia e per la mancata segnalazione all’Autorità giudiziaria degli illeciti sportivi.