Nonostante le avverse condizioni meteorologiche, a Fuscaldo si è registrata una massiccia partecipazione alla manifestazione organizzata per chiedere giustizia per Simba, il cane tragicamente ucciso a fucilate il 3 febbraio scorso, dopo essersi introdotto in un terreno privato inseguendo una cagnolina in calore. Accompagnati dagli attivisti delle associazioni animaliste della provincia e numerosi concittadini, i familiari di Simba hanno guidato il corteo, partendo dalla propria abitazione e raggiungendo la centrale piazza Marconi nella frazione marina del borgo tirrenico, dove si è levato il grido unanime: «Basta maltrattamenti sugli animali».

«Da quando me l’hanno ammazzato (il cane, ndr) non faccio altro che piangere - ha confidato Paolo Costanzo poco prima di avviarsi in corteo - Simba era un membro della nostra famiglia e non riesco ad accettare che sia stato ucciso in quel modo atroce. Confido nell’opera degli inquirenti e spero che da questo atroce delitto si possa trarre una lezione contro la violenza sugli animali».

Le indagini avviate immediatamente dopo il delitto da parte dei carabinieri per individuare il responsabile, proseguono senza clamore, con l'obiettivo di fornire strumenti utili per prevenire simili tragedie in futuro, senza cercare pervicacemente soltanto un capro espiatorio.

La dinamica del delitto sembra chiara: Simba è stato prima mutilato con una lama e poi ucciso con un colpo di fucile, nonostante il tempestivo intervento dei veterinari della clinica Pegaso di Paola, che purtroppo non sono riusciti a salvargli la vita.

La morte di Simba ha suscitato una forte eco in tutto il Paese, e molte associazioni hanno aderito alla manifestazione, promossa dal Comune di Fuscaldo e dall'associazione “Musetti dolci Odv” in collaborazione con “Zampe in salvo”. Hanno preso parte all'iniziativa anche il sindaco di Fuscaldo, Giacomo Middea, il consigliere con delega al randagismo Carmine Scrivano, Gisella Grande dell'associazione “I randagi di luce di stella”, Annalisa Fedele di “Zampe in salvo” e Ambra Sessi di “Salvami”.

Francesca Foti dell'associazione “Musetti dolci Odv” ha dichiarato: «La morte di Simba è un ennesimo atto di violenza su un animale indifeso. Troppo spesso assistiamo a episodi di intolleranza che sfociano in violenza e crudeltà verso cani e gatti innocenti. Come associazioni, ci impegniamo a combattere il fenomeno del randagismo e l'intolleranza verso gli animali sensibilizzando l'opinione pubblica, a partire dalle scuole e dai giovani».

Durante tutto il corteo, è risuonato il coro unanime: «Vogliamo che Simba sia l'ultimo cane ucciso senza pietà».