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Trenta candelabri. È il bottino del furto messo a segno ai danni del santuario dell’Immacolata di Pizzo, nel Vibonese. Ignoti si sono introdotti nottetempo nel magazzino adiacente alla chiesa, sita nell’angolo meno esposto di piazza della Repubblica, forzando la porta d’ingresso che dà su via Marcello Salomone.
I manufatti, di grande valore non solo economico ma anche e soprattutto simbolico, erano conservati nel magazzino adiacente la chiesa. Non si conosce al momento l’entità economica del furto.
Sull’episodio indagini a tutto campo sono state avviate da parte dei carabinieri della locale Stazione guidati dal maresciallo Carmine Cesa. «Sono molto dispiaciuto - ha detto don Pasquale Rosano - per questo gesto che non è solo perpetrato nei confronti della Chiesa ma della comunità nella sua interezza, visto che i beni che noi custodiamo appartengono ad essa».