Organizzavano i loro colpi dallo stesso complesso residenziale che avevano ormai da tempo preso di mira, il residence Marinella a Lamezia Terme. Forti del fatto che in inverno la maggior parte degli appartamenti fossero disabitati Salvatore Borelli, classe ’87, già noto alle forze dell’ordine e gravato dalla misura dell’obbligo di dimora, T.J. classe ‘93 e L.P. classe ’85 avrebbero fatto razzia di mobili, specchi, lampadari ed oggetti di arredamento per poi rivenderli. Ed è proprio dopo avere rintracciato parte della refurtiva in alcuni esercizi commerciali che i carabinieri della compagnia di Lamezia Terme si sono messi sulle tracce dei malviventi.


Gli appartamenti colpiti si concentravano in un’area relativamente ristretta pertanto è apparso esserci fin da subito un filo rosso che accumunava tutti gli episodi delittuosi. Un accurato lavoro di raccolta di denunce di furto, sopralluoghi, appostamenti, visione di filmati e riscontri alle intercettazioni telefoniche hanno permesso poi ai militari di individuare il canale di ricettazione attraverso il quale la merce rubata veniva rimessa sul mercato ma periodicamente rinvenuta dal personale operante.


Ecco alcune delle intercettazioni


INDAGATO 1: «Ma che e successo...al mercatino?»
INDAGATO 2: «Sono venuti anche da me! Volevano entrare, non vorrei che quando sono andata al mercatino mi hanno visto e quelli gli hanno detto qualcosa di me».
INDAGATO 1: «Che tu venivi con me?»
INDAGATO 2: «Eh! E ora stanno cercando le cose che mi hai portato tu».
INDAGATO 1: «Sono a casa tua?»
INDAGATO 2: «Hanno le foto no! Hanno le foto dei comodini!!»
INDAGATO 1: «Di tutto quello che hai hanno le foto?»
INDAGATO 2: «Gli posso dire che io non so niente, me li ha regalati! Pero dopo da te vengono. Io non e che ora mi posso trasportare i mobili! Dove li metto?»
INDAGATO 1: «No. Lo so!»
INDAGATO 1: «No, quello, sai uno cosa dovrebbe fare? Dal salotto, dal balcone … buttarli nel giardino cosi si sfondano. Buttarli, che tanto nel giardino non e che ci vanno!»
INDAGATO 2: «Eh! Ma tu pensi a questo? Non e che stai pensando a quello che c'è là? Che te li vai a prendere pure! Se già non gli hanno fatto le foto».

INDAGATO 1: «Eh! Ma prima vengo a risolvere da te. Poi dopo, butto quelli. Vado la, quello che c'è, mi prendo tutto e me lo porto. Lo vado a buttare pure».

 


Più di duecento gli oggetti rinvenuti e restituiti ai legittimi proprietari dopo un meticoloso lavoro di riscontro che ha permesso di dimostrare la riconducibilità della merce a nove episodi di furto perpetrati negli ultimi mesi.

 

I tre soggetti, quindi, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lamezia Terme che ha diretto le indagini, disponendo l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari per Borelli e dell’obbligo di dimora nel Comune di Lamezia Terme per i suoi due complici.