Entrambi gli episodi, avvenuti a Scalea e San Nicola Arcella, hanno una probabile matrice dolosa. 15 giorni fa si era registrato un terzo caso, sempre nella città di Torre Talao
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Due distinti episodi, avvenuti a pochi chilometri di distanza, hanno riacceso la discussione sull'inarrestabile ondata di criminalità che sta travolgendo il territorio dell'alto Tirreno cosentino ormai da tempo. A turbare il sonno dei cittadini, due incendi di probabile matrice dolosa registrati a Scalea e a San Nicola Arcella, che vanno ad aggiungersi a un terzo caso avvenuto sempre a Scalea non più di 15 giorni fa e di cui si è avuta notizia solo in queste ore.
L'incendio a Scalea
Nella città di Torre Talao, dove dare fuoco ad auto e negozi sembra essere diventata routine, l'incendio è divampato in località Pantano, nel cuore della notte. Secondo una prima ricostruzione, a prendere fuoco per prima, e quindi obiettivo dei malviventi, sarebbe stata una Mercedes parcheggiata in un piazzale. Successivamente le fiamme avrebbero avvolto anche un'auto parcheggiata di fianco. Fortunatamente i residenti si sono accorti quasi subito dell'incendio e hanno chiesto repentinamente l'intervento dei vigili del fuoco, ma al loro arrivo le vetture erano già ridotte a rottami. Ad ogni modo, si è evitato che le fiamme si propagassero ulteriormente provocando altri danni. Sul posto anche gli uomini del capitano Andrea Massari della Compagnia dei carabinieri di Scalea.
Fiamme a San Nicola Arcella
Altro posto, stesso copione. Una manciata di chilometri più in là, a San Nicola Arcella, due notti fa è andata distrutta dal fuoco un'altra auto, di proprietà di un dipendente pubblico. Anche qui gli uomini in divisa rossa non hanno potuto salvare il mezzo, ormai divorato dal fuoco, ma hanno evitato l'aggravarsi della situazione. Per gli inquirenti che avviato subito le indagini, anche in questo caso l'incendio sarebbe stato appiccato di proposito da uno o più malviventi. Sconosciuti al momento i motivi del gesto.