La prima fase di indagini del Commissariato di Lamezia ha portato a individuare gran parte dei partecipanti alla cerimonia tenuta in spregio alle norme anti contagio
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22 persone identificate e multate con una sanzione da 800 euro e segnalazione all’Asp per l’obbligo di quarantena. E, ancora, il titolare della ditta di pompe funebri sanzionato per dieci mila euro con delega al Comune per la sospensione della licenza.
E’ il bilancio della prima tranche di lavoro svolto dal Commissariato di Lamezia Terme, guidato dal dirigente Raffaele Pelliccia, in merito al rito funebre svoltosi il 18 aprile nel quartiere Ciampa di Cavallo. Un commiato ad un uomo di 51 anni, morto per malore, avvenuto in spregio alle norme anti contagio e immortalato in un video diventato dopo poche ore virale.
E proprio a partire da quel video hanno preso avvio le indagini. Secondo quanto riporta una nota diffusa dalla Questura di Catanzaro, la notte successiva al malore del defunto la salma è stata consegnata alla impresa di pompe funebri “ Vescio Funeral Home S.a.s.” di Lamezia, affinché si occupasse delle successive incombenze finalizzate alla definitiva sepoltura. Ma, secondo gli investigatori, i responsabili dell’ impresa di pompe funebri hanno prelevato la salma dall’obitorio dell’ospedale ancora prima di essere in possesso dell’autorizzazione comunale, rilasciata alcune ore dopo.
Mediante l’acquisizione di registrazioni di impianti di videosorveglianza, spiega ancora la Polizia di Stato, si «acclarava che l’addetto dell’impresa di pompe funebri, nella mattinata di sabato 18, intorno alle ore 08.40, aveva portato il feretro, contravvenendo ulteriormente alle disposizioni che ne imponevano il trasporto direttamente al cimitero, nell’abitazione della famiglia del defunto, consentendo ai familiari di appropriarsene, farla verosimilmente transitare nella propria abitazione e, subito dopo, inscenare, nel cortile condominiale la “cerimonia” immortalata nelle immagini registrate da cui era scaturita l’indagine».
Dall’analisi delle immagini acquisite, gli operatori della Squadra di polizia giudiziaria la Scientifica
del Commissariato di Lamezia hanno identificato compiutamente 22 dei partecipanti alla cerimonia notificando loro violazioni amministrative previste della DPCM del 10.04.2020, con l’irrogazione di una sanzione pecuniaria complessiva di 800 euro circa ciascuno e segnalandoli all’ Aps di Catanzaro per la sottoposizione alla prevista quarantena.
Accertate violazioni amministrative anche nei confronti del titolare dell’impresa funebre e di alcuni suoi dipendenti, contestandogli violazioni amministrative che prevedono sanzioni pecuniarie pari a dieci mila euro e segnalandolo al Sindaco di Lamezia Terme per l’applicazione dell’ulteriore sanzione della sospensione della licenza.