Si è aperto questa mattina dinnanzi al gup del Tribunale di Catanzaro il processo a carico di Pietro Rossomanno, l'allevatore di Satriano accusato della morte di Simona Cavallaro, e di sua madre Maria Procopio, accusata invece di invasione e occupazione abusiva di terreni. Entrambi sono finiti nell'inchiesta della Procura di Catanzaro che mira a far luce sulla tragica scomparsa della giovane soveratese avvenuta il 26 agosto del 2021. 

La ragazza si trovava in compagnia di un amico per un sopralluogo in località Monte Fiorino a Satriano, dove avevano deciso di organizzare un pic nic nelle giornate successive. Dopo pochi minuti però Simona è stata accerchiata e poi aggredita da un branco di cani da pastore, che si trovavano nell'area a seguito di un gregge, successivamente riconosciuto di proprietà di Pietro Rossomanno.

L’allevatore è accusato dei reati di omicidio colposo, di introduzione e abbandono di animali e di invasione e occupazione abusiva di terreni poichè avrebbe lasciato pascolare in sua assenza il gregge di capre e pecore con al seguito un branco di cani, omettendo di vigilare sul comportamento degli animali e così causando la morte di Simone Cavallaro. La madre, invece, è accusata di invasione e occupazione abusiva di terreni poiché avrebbe invaso arbitrariamente al fine di occuparlo il terreno sito in località Cantone a Satriano, dove è stato rinvenuto un fabbricato rurale adibito ad azienda zootecnica e a civile abitazione intestato a Rossomanno, in cui entrambi vivevano.

Gli imputati sono comparsi questa mattina davanti al giudice delle udienze preliminari accompagnati dai legali difensori, Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino. Entrambi hanno chiesto ed ottenuto di essere giudicati con rito abbreviato. Nel corso dell'udienza si è costituito parte civile il Comune di Satriano e i familiari della giovane Alfio e Pietro Cavallaro e Angela Pennisi. Il collegio difensivo ha sollevato una eccezione di legittimazione nella costituzione delle parti offese in merito all'ultimo capo d'imputazione contestato a entrambi gli imputati, invasione e occupazione abusiva di terreni. Il gup ha accolto l'eccezione e rigettato la costituzione per quel capo sia del Comune di Satriano che dei familiari della vittima.