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Sul territorio calabrese sono ancora visibili le ferite lasciate dalle decine di roghi che hanno aggredito in particolare la provincia di Cosenza. Fiamme dolose appiccate con inneschi anche in prossimità dei centri abitati, per finalità ancora tutte da chiarire. Affinché non si ripeta l’infuocata stagione estiva del 2017, con migliaia di ettari di macchia mediterranea andati in fumo, le istituzioni si impegnano a costruire un fronte comune di lotta agli incendi boschivi, coinvolgendo tutti gli enti chiamati a gestire l’emergenza. Con questo obiettivo il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, insieme ai prefetti delle altre province calabresi, ha riunito attorno ad un tavolo la Protezione Civile, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la Sorical, i dirigenti della Regione. La parola d’ordine è quella di condurre una strategia efficace e condivisa di prevenzione, anche, se sarà necessario, integrando, secondo le osservazioni emerse nel corso del confronto, il Piano antincendi AIB 2018, già stilato ed in procinto di essere approvato dalla giunta regionale. Salvatore Bruno ha intervistato a margine della riunione il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino e quello di Cosenza Gianfranco Tomao.