Eseguite circa trenta perquisizioni. L'indagine riguarda anche una truffa aggravata ai danni dello Stato per frodare il sistema degli ecoincentivi
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Ventitré persone sono indagate nell'ambito di un'indagine dei finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, su delega della locale Procura della Repubblica su "frodi carosello" perpetrate nel settore della commercializzazione del pellet in Calabria e Sicilia. Più in particolare, sono in corso di esecuzione circa trenta perquisizioni presso i consulenti degli indagati, le sedi di cartiere ed utilizzatori di fatture false, nonché i loro domicili, ubicati in Calabria e nella provincia di Palermo.
L’indagine riguarda una frode nel settore del pellet e una truffa aggravata ai danni dello Stato per la manipolazione di numerose pratiche GSE (Gestione Servizi Energetici) per frodare il sistema degli eco incentivi (conto termico). Le ventitré persone iscritte nel registro degli indagati devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata alla frode fiscale e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le operazioni, scattate stamane, sono tuttora in corso, vedono l’impiego complessivo di 110 militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Catanzaro, supportati dai reparti del Corpo competenti per territorio.