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Ieri la diffusione della notizia, oggi il clamore mediatico investe il liceo Scientifico “Nicola Pizi” di Palmi dove tutto è accaduto. È qui infatti che si è verificato lo spiacevole episodio che ha coinvolto la figlia di Maria Chindamo, l’imprenditrice di Laureana di Borrello scomparsa nel 2016, che si è sentita dire dalla docente di storia che "le donne andrebbero tutte sterminate" proprio il giorno dell’otto marzo, in risposta all’entusiasmo suo e dei compagni di vedere un film sull’emancipazione femminile.
Sulla vicenda sta ora indagando la Procura di Palmi, dopo l’esposto dei legali della famiglia, mentre sul piano disciplinare si attende la decisione dell’Ufficio Scolastico Provinciale.
Oggi l’istituto si barrica e sceglie la via del silenzio. È una mattinata di porte in faccia. Prima quella dell'ufficio di presidenza, la dirigente infatti sfugge alle telecamere e si riserva di rilasciare dichiarazioni tra qualche giorno. Poi quella dietro cui si nasconde l'insegnante che ha pronunciato quella frase shock finita sotto i riflettori della cronaca nazionale. Fino a ieri in servizio, oggi risulta in congedo. La cerchiamo in città. Proviamo a citofonarle ma non risponde. Al suo rientro le chiediamo spiegazioni. Ma è un'altra porta in faccia.
Erica Cunsolo