Nell'incidente di Altilia-Grimaldi morirono Danilo Orlando e di Nicolino Pariano di ritorno insieme ad altri colleghi da un torneo amatoriale di calcetto a Terni. Gli imputati condannati a 1 anno di carcere
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Ci sono voluti 12 anni per concludere il processo sulla frana avvenuta lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo (all’epoca A3 Salerno-Reggio Calabria), tra gli svincoli di Rogliano e quello di Altilia-Grimaldi, dove persero la vita due persone e altre cinque rimasero ferite. Una tragedia che scosse l’intera Calabria, in quanto i soggetti coinvolti tornavano a casa, precisamente in provincia di Catanzaro, dopo aver partecipato ad un torneo di calcetto amatoriale aziendale svoltosi a Terni.
Frana Altilia-Grimaldi, prescritto il reato più grave
La sentenza emessa il 21 aprile del 2021 dalla quarta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione dà parzialmente giustizia alle famiglie delle persone offese, visto che i reati più gravi – omicidio colposo e lesioni colpose – sono stati dichiarati prescritti. Gli imputati, infatti, sono stati condannati solo per il reato di frana a un anno di reclusione. Nel corso dell’udienza il procuratore generale Luca Tampieri aveva chiesto l’annullamento con rinvio ad altro esame per Giuseppe Cavaliere, Nicola Megane e Angelo Gemelli, mentre aveva invocato il rigetto per Josè Librandi.
Frana Altilia-Grimaldi, dal processo d’appello alla Cassazione
La Corte di appello di Catanzaro il 3 dicembre 2018 aveva emesso la sentenza di condanna nei confronti di Josè Librandi, Giuseppe Cavaliere, Nicola Megale e Angelo Gemelli, a conferma della sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Cosenza, procedendo ad una riduzione di pena. Librandi era chiamato a rispondere nella qualità di direttore dei lavori e capo reparto del posto di manutenzione di Anas; mentre gli altri imputati erano chiamati a rispondere dei medesimi reati in qualità di responsabili del centro di manutenzione dell’Anas di Cosenza, relativamente ai periodi in cui hanno rivestito tale carica.
Frana Altilia-Grimaldi, due morti e cinque feriti
Gli eventi delittuosi riguardano la frana avvenuta il 25 gennaio 2009 nel territorio del Comune di Altilia, in prossimità dello svincolo autostradale Altilia Grimaldi. Tale movimento franoso aveva determinato il crollo delle opere di sostegno investendo l’intera carreggiata e così provocando l’impatto ai danni di diverse autovetture e portando alla morte di Danilo Orlando e di Nicolino Pariano, entrambi a bordo della medesima autovettura, nonché alle lesioni gravissime ai danni di altre cinque persone che si trovavano a bordo di altre autovetture.
Frana Altilia-Grimaldi, le motivazioni della Cassazione
Secondo la Cassazione, quanto successo ad Altilia nel 2009 deriva da «una serie di concause naturali e umane, direttamente dipendenti dalla gestione del territorio e del corpo materiale lungo il tratto autostradale da cui ha preso le mosse il movimento franoso; tutte attività che sono indubbiamente riconducibili ai ruoli svolti dai singoli imputati nelle loro rispettive posizioni di garanzia».
Il giudice relatore Bruno Giordano, all’ultima delle 24 pagine di motivazioni della sentenza di terzo grado, ha concluso così: «Annulla senza rinvio la sentenza impugnata limitatamente ai reati di omicidio colposo e lesioni colpose per essere i reati estinti per prescrizione. Rigetta nel resto i ricorsi e ridetermina la pena finale in anni uno di reclusione per ciascuno». Il deposito è arrivato a circa un anno di distanza dall’udienza.