L'ondata di maltempo che ha colpito il Vibonese continua a creare disagi. Dopo la bomba d'acqua che ieri ha allagato Vibo Marina, il problema più urgente riguarda la viabilità. La Statale 18, chiusa a seguito della caduta di massi dal costone, rappresenta un nodo critico per i collegamenti tra Vibo e la costa. La situazione è aggravata dalla chiusura della Provinciale 5, la Pizzo-Maierato, anch’essa interrotta per la caduta di grossi massi, riducendo al minimo le alternative di percorrenza.

Sul luogo della frana che inibisce il passaggio sulla Ss 18, abbiamo raccolto le dichiarazioni del dirigente Anas Nico Curcio e del consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, per comprendere l'entità del problema e le possibili soluzioni.

Un intervento complesso

Il dirigente Anas ha spiegato che il fenomeno di caduta massi è stato innescato dalle forti precipitazioni, che hanno compromesso la stabilità della coltre superficiale del costone. «Abbiamo dovuto interrompere la viabilità per verificare la stabilità del versante – ha dichiarato Curcio –. I rocciatori stanno già intervenendo per rimuovere la vegetazione e valutare i rischi. Abbiamo individuato massi ciclopici che dovranno essere ancorati con funi d'acciaio e demoliti progressivamente in loco. Serviranno almeno 15 giorni per ripristinare un transito, almeno a senso unico alternato».

Anas ha già attivato un finanziamento d’emergenza per un valore di circa 600mila euro, stanziato dal ministero delle Infrastrutture attraverso un fondo speciale per il dissesto idrogeologico. Tuttavia, Curcio ha sottolineato che la messa in sicurezza dell'intero costone richiede un’azione più ampia ed è di competenza regionale.

La richiesta alla Regione


Il tema della sicurezza stradale nel Vibonese è stato portato in Consiglio regionale dal consigliere Antonio Lo Schiavo, che ha chiesto al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, di valutare la dichiarazione dello stato di emergenza per sbloccare risorse e accelerare gli interventi.
«Non possiamo trattare questi eventi come emergenze isolate – ha dichiarato Lo Schiavo –. I fenomeni alluvionali sono ormai una costante su un territorio fragile come il nostro. Serve una programmazione mirata per affrontare in modo strutturale il dissesto idrogeologico».
Secondo Lo Schiavo, non basta riparare i danni ogni volta che si verificano frane o smottamenti: «La Statale 18 ha già subito eventi simili in passato. È evidente che servono interventi di messa in sicurezza definitivi. Il Comune ha fatto tutto il possibile, ma senza un’azione regionale non si possono risolvere i problemi alla radice. La Calabria ha fondi destinati alla prevenzione del dissesto, ma spesso incontra difficoltà nella loro spesa e gestione».

Una viabilità sempre più critica


La chiusura della Ss 18 sta creando gravi disagi ai residenti, soprattutto agli studenti, che per raggiungere le scuole sono costretti a percorrere tragitti più lunghi e tortuosi, spesso utilizzando l'autostrada.
Le alternative viarie restano poche e insicure: la Provinciale Maierato-Pizzo è interrotta da un'altra frana, mentre l'unica strada percorribile, quella per Triparni, è in condizioni precarie e poco affidabile. «La viabilità nel Vibonese è un’emergenza continua – ha commentato Lo Schiavo –. Non possiamo più trattare ogni evento come un caso isolato: serve una strategia di intervento strutturale per garantire sicurezza e continuità ai collegamenti».
Mentre i lavori sulla Statale 18 proseguono, resta l’incertezza sui tempi effettivi di riapertura e sulla capacità delle istituzioni di affrontare in modo preventivo e definitivo le criticità del territorio. L’auspicio è che questa nuova emergenza serva da spinta per avviare finalmente un piano di interventi a lungo termine.