L'inviato di Striscia la Notizia Luca Abete ha condotto un'inchiesta nel Palazzo di Giustizia di Cosenza che ha evidenziato una pratica di evasione fiscale in una copisteria presente all’interno dell’edificio (qui il servizio). La vicenda, denunciata con forza dall’inviato televisivo, solleva interrogativi sul rispetto delle norme fiscali anche nei luoghi dove dovrebbe regnare la legalità.

L’inviato ha scoperto che una copisteria all’interno del Palazzo di Giustizia di Cosenza offre servizi di fotocopie senza emettere alcuna ricevuta fiscale ai clienti. Questa attività, oltre alle fotocopie, fornisce anche la possibilità di effettuare ricariche telefoniche. La mancanza di un registratore di cassa è stata sottolineata da Abete, il quale ha definito la situazione come inaccettabile all’interno di un tribunale, sottolineando l’importanza del rispetto delle normative fiscali.

«Nel tribunale, l’evasione fiscale non è concepibile», ha dichiarato Abete nel suo servizio televisivo. La mancanza di ricevute fiscali rappresenta un serio problema, soprattutto in un contesto in cui la trasparenza e l’aderenza alle regole sono fondamentali. L’inviato ha evidenziato la questione intervistando una persona coinvolta nell’attività commerciale che ha cercato di evitare le telecamere durante l’incontro.

Dopo la trasmissione del servizio, Striscia la Notizia ha contattato la presidente del Tribunale cosentino tramite email. La risposta della presidente ha evidenziato una totale mancanza di consapevolezza sulla circostanza del mancato rilascio di ricevute fiscali da parte dell’attività commerciale all’interno del tribunale. La presidente ha dichiarato di attendere una relazione dettagliata da parte della polizia giudiziaria che è intervenuta nella mattina del servizio per Striscia la Notizia.