Domani manifestazione di categoria a Catanzaro con le sigle sindacali che chiedono interventi importanti per il comparto utile alla tutela del patrimonio boschivo regionale
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«La forestazione è uno dei settori cardine dell'economia calabrese e non può essere destrutturato: per questo Cgil, Cisl e Uil Calabria sostengono le ragioni della mobilitazione delle organizzazioni sindacali di categoria Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil che ci porteranno in piazza a Catanzaro venerdì 12 maggio. La forestazione, lo ribadiamo - sostengono Angelo Sposato,
Tonino Russo e Santo Biondo, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Calabria - è settore fondamentale per la Calabria sia per quanto riguarda la questione della prevenzione, del dissesto idrogeologico, del recupero delle aree interne e, quindi, per il rilancio economico dell'intero territorio regionale. Sottoporre questo ambito occupazionale a continui tagli, avendo come unico indirizzo da seguire quello maturato da polemiche sterili e surreali, non è la strada più giusta da seguire. Per questo, condividendo appieno le richieste provenienti dalle categorie, chiediamo anche noi a gran voce attenzione rispetto alla piattaforma rivendicativa dove si ribadisce che il settore non può più fare a meno di un ricambio generazionale. Il settore forestale in Calabria conta ormai poco più di 4000 lavoratrici e lavoratori, con un'età media che si aggira attorno ai 60 anni e, quindi, ormai vicini alla pensione».
«È evidente a tutti - proseguono i sindacalisti - come, con questi numeri, sia impensabile poter mettere in campo progettazioni per tutelare un patrimonio boschivo di oltre 650 mila ettari in un territorio fragilissimo dal punto di vista idrogeologico. Quello che noi, invece, chiediamo è la massima attenzione verso un settore che, se concretamente sostenuto nel pieno rispetto della legalità, potrebbe promuovere il sistema economico e produttivo della Calabria, rilanciandone la sua ricchezza attraverso la valorizzazione delle aree interne. La Calabria, infatti, è una delle regioni più boschive d'Italia e questo patrimonio ad oggi non è pienamente sfruttato».
«Il potenziamento della forestazione, poi - affermano Angelo Sposato, Tonino Russo e Santo Biondo - diventa un tema centrale nel dibattito sui temi della difesa dell'ambiente, nel momento in cui la nostra Nazione, in ossequio agli indirizzi dell'Unione europea, si appresta ad una transizione energetica importante e quanto mai non rinviabile. Per questo, scendendo in piazza il 12 maggio, vogliamo suonare la sveglia ad un governo che, purtroppo, appare quanto meno assente su questa tematica e lo faremo anche in preparazione della mobilitazione unitaria che, il prossimo 20 maggio, vivrà a Napoli la sua terza giornata di protesta e di proposta». «Allo stesso tempo, infine - concludono i sindacalisti - senza giri di parole chiediamo alla regione Calabria di non trascurare il potenziamento occupazione della forestazione ma, anzi, di farlo provvedendo a destinare verso questo settore una
quota parte della programmazione europea 21/27»