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«Non corrisponde assolutamente al vero, ma è soltanto un’insinuazione interessata quella di chi sostiene che in questi anni ci sarebbero stati accordi sottobanco per tenere in vita l'amministrazione comunale. Chi lo insinua è anche in malafede». Si difende così il sindaco di Lamezia Gianni Speranza dall’accusa di inciuci con il parlamentare Pino Galati al fine di mantenere in vita un’amministrazione nata già di per sé moribonda, con un serio problema di numeri.
Il presunto scandalo Calabria Etica ha scoperchiato il vaso di Pandora delle fondazioni. Poche settimane dopo il commissariamento dell’ente gestito da Pasqualino Ruberto, prendevano corpo quelle che prima erano voci di corridoio, ovvero che nella giunta Speranza vi fossero più persone contrattualizzate nella fondazione Calabresi nel Mondo di Galati.
Ma Speranza si difende, per lui la vicenda è cristallina: «Un ex assessore della mia giunta, Francesco Cicione, ed un assessore attuale, Giusy Crimi, entrambi per diversi anni in giunta, da una certa data e solo ultimamente hanno avuto un rapporto di collaborazione, nell'ambito della loro attività professionale, con la Fondazione della Regione Calabresi nel mondo. Entrambi mi dissero all'epoca che ciò non avrebbe interferito nella loro vicenda politica né sulla loro attività amministrativa. Con sincerità devo dichiarare che questa è stata del tutto trasparente e lineare così come quella di tutta la giunta comunale. Non c'è un atto della giunta comunale di Lamezia o un mio comportamento che possa smentire quello che sto dicendo. Del resto la mia posizione sulle Fondazioni è chiarissima da molto tempo».
E visto che il partito democratico chiede delucidazioni e un incontro in merito il sindaco ribadisce: «Non riesco a capire quali ulteriori chiarimenti devo dare al Pd».
Una riflessione però sorge spontanea. Quali conseguenze potrà avere questa vicenda sulla campagna elettorale di Rosario Piccioni, candidato con il movimento Lamezia Insieme, e delfino di Speranza, che solo pochi giorni fa aveva proposto l’abolizione delle fondazioni, visto che è ormai provato che ha fatto e fa ancora parte di una giunta in cui siedono persone contrattualizzate con enti che fanno capo ad esponenti politici di tutt’altra radice politica?
Tiziana Bagnato