Arriva al primo giro di boa l'inchiesta sulla presunta distrazione di fondi e sulla gestione "clientelare" della fondazione Calabresi nel Mondo. Nel marzo del 2018 la Procura di Catanzaro aveva, infatti, chiuso il cerchio delle indagini ipotizzando i reati di peculato, abuso d'ufficio e falsità ideologica nei confronti dell'ex presidente della società in house e parlamentare lametino, Giuseppe Galati, nei confronti del segretario Antonio Giuseppe Bianco e di Mariangela Cairo, in qualità di segretario della fondazione I sud del Mondo.

 

La condanna

Questa mattina il Gup del Tribunale di Catanzaro ha condannato a 2 anni di reclusione con sospensione della pena Antonio Giuseppe Bianco, difeso dall'avvocato Francesco Gambardella, che aveva scelto di essere giudicato con rito abbreviato. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 4 anni di reclusione, non accordata però dal Gup.

 

Le indagini

Le indagini svolte dal nucleo investigativo dei carabinieri di Catanzaro in sinergia con i militari di Lamezia Terme e Roma avevano permesso di acclarare la responsabilità in merito alla distrazione di fondi comunitari destinati alla fondazione Calabresi nel mondo, ente in house della Regione Calabria, all'epoca sottoposta a procedura di liquidazione. 

 

Le accuse a Galati

Per Giuseppe Galati, politico lametino ed ex parlamentare eletto nel marzo del 2013, l'accusa è di aver a fini clientaleri e per mantenere e incrementare il proprio bacino elettorale in virtù del solo rapporto di cointeresse, essenzialmente di vicinanza politica, promosso, istigato, e proceduto all'assunzione di un cospicuo numero di collaboratori prevalentemente del lametino nella Fondazione Calabresi nel Mondo. L'ex parlamentare ha scelto di essere giudicato con rito ordinario.