Alla fine è passata la linea dell'attendismo nel corso della riunione convocata questo pomeriggio in Prefettura per discutere dei contagi registrati nei quartieri a sud di Catanzaro. Si è deciso, infatti, di attendere e continuare a monitorare l'esito dei tamponi che si stanno eseguendo massicciamente in questi giorni sulla comunità rom con particolare riferimento a viale Isonzo. Solo nelle prossime ore si avranno dati più certi infatti per deliberare misure più restrittive volte a limitare la catena di contagi.

Resta alta la preoccupazione

Sebbene resti alta la preoccupazione, le cifre dei casi positivi accertati sinora restano piuttosto basse. I numeri sono stati riferiti questo pomeriggio dal direttore del dipartimento Prevenzione dell'Asp di Catanzaro, Giuseppe Caparello, nel corso della riunione a palazzo di Governo a cui erano presenti il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, il vice sindaco, Gabriella Celestino, e il prefetto Maria Teresa Cucinotta.

La conta dei contagi

Secondo quanto riferito, le persone attualmente contagiate sono 21 e 6 quelle che hanno richiesto il ricovero nel reparto di Malattie Infettive dell'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro a causa dell'aggravamento delle condizioni di salute. Contestualmente, il Comune di Catanzaro ha deliberato 70 ordinanze di quarantena domiciliare, di cui 50 riferibili a residenti dei quartieri a sud di Catanzaro entrati in contatto con soggetti già dichiarati positivi.

In attesa di riscontro

Tuttavia, i numeri potrebbero lievitare considerevolmente nelle prossime ore dal momento che questa mattina nella tenda allestita nel quartiere Sala sono continuate le operazioni di screening. Eseguiti 296 tamponi sugli studenti dell'istituto comprensivo Vivaldi e del plesso Murano di Catanzaro Lido. Un super lavoro per i medici che fino al 10 marzo dovranno, inoltre, effettuare i tamponi di conferma su almeno altre 40 persone appartenenti alla comunità rom e già risultate positive ai tamponi antigenici.

Super lavoro

Rimostranze sono state sollevate per i disagi alla viabilità registrati nel quartiere Sala proprio a causa delle lunghe file di auto incolonnate per effettuare il tampone. Tuttavia, i medici dell'azienda sanitaria provinciale hanno preferito concentrare gli screening nella giornata odierna proprio per consentire l'accertamento dei positivi nel lasso temporale di 24/36 ore e permettere un più efficace tracciamento dei contatti.