Si è concluso con quindici sentenze di condanna e due assoluzioni, a beneficio di Luigi Storino e Walter Filice, il processo di primo grado scaturito dall’operazione Mater, coordinata dalla procura di Cosenza e condotta dai carabinieri, culminata nel 2017 in una raffica di ordinanze restrittive a carico degli appartenenti ad un gruppo criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti.

La madre coraggio

L’indagine prese il via grazie alla denuncia di una madre coraggio: era stanca delle vessazioni subite dal figlio, finito nel tunnel delle dipendenze ed in una spirale di debiti contratti proprio per pagarsi la droga. I militari, dopo aver raccolto la testimonianza della donna, hanno allora iniziato una lunga attività investigativa, cristallizzando centinaia di episodi di cessione di stupefacenti in diversi quartieri del capoluogo bruzio.

Le condanne

Tra i condannati c’è anche Marco Perna, figlio del boss Franco Perna detenuto al 41 bis dal 1994. Gli è stata inflitta la pena di 3 anni e 9 mesi di reclusione. Marco Perna peraltro, è già in carcere in virtù di un’altra condanna a 21 anni maturata in primo grado nel processo Apocalisse. Ecco nel dettaglio tutte le decisioni del giudice (tra parentesi le richieste che erano state avanzate dall’accusa, rappresentata dal pm Giuseppe Cozzolino):

Mirko Capizzano: 5 anni e 2 mesi (6 anni e 6 mesi)

Giuseppe Gozzi: 4 anni (6 anni)

Marco Perna: 3 anni e 9 mesi (3 anni e 9 mesi)

Donovan Falbo: 2 anni e 7 mesi (1 anno e 4 mesi)

Ernesto Mele: 2 anni (2 anni e 6 mesi)

Salvatore Calandrino: 1 anno e 6 mesi (1 anno e 6 mesi)

Francesco Mazzei: 1 anno 6 (2 anni)

Agostino Ritacco: 1 anno e 2 mesi (1 anno e 2 mesi)

Gianluca Polillo: 10 mesi (10 mesi)

Francesco Mosciaro: 8 mesi (6 mesi)

Francesco Angelo Bartolomeo: 7 mesi (2 anni e 1 mese)

Giuseppe Cofone: 7 mesi (7 mesi)

Antonio Andali – 6 mesi (6 mesi)

Alberto Novello – 6 mesi (5 mesi)

Stefano Giannini – 4 mesi (4 mesi)