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"Respirare è un diritto, garantirlo è un dovere'. A dirlo i pazienti affetti da fibrosi cistica che si sono riuniti, questa mattina, davanti l'ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme. E'da venerdi scorso, infatti, che il centro regionale per la fibrosi cistica ha sospeso i ricoveri per carenza di personale medico ed infermieristico. “Dove e come dobbiamo curarci? Da mesi chiediamo risposte chiare, – scrivono i pazienti in una nota – ma ci hanno abbandonato: sappiamo solo che, senza il centro in Calabria, per noi vengono meno delle cure vitali”. Questa la drammatica denuncia dei pazienti calabresi affetti da fibrosi cistica e dei loro familiari che chiedono certezze sul loro futuro, legato alla sorte del centro regionale.
L’iniziativa di protesta dopo la prima tappa presso la direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Lamezia Terme (sede del centro), per poi spostarsi presso il palazzo della Regione (sede del dipartimento tutela salute). "Le carenze di organico nel reparto, purtroppo, ci sono sempre state – dice una dei pazienti - Avevamo tre dottoresse e un fisioterapista, tutti precari, e ogni anno era in forse il rinnovo del loro incarico.” Ad oggi, però, la situazione è sempre più drammatica, a rischio anche lìattività di screening neonatale e la ricerca.
Il centro di Lamezia Terme ha attualmente in carico 140 pazienti afferenti da tutta la regione. Metà dei pazienti ha un'età superiore ai 18 anni. Il più piccolo paziente ha 2 mesi di vita, il più grande 53 anni. Sono seguiti inoltre circa 20 pazienti con sindromi bronchiectasiche correlate alla Fibrosi Cistica.