Si è aperta a Crotone la stagione congressuale di Forza Italia. Al Lido degli scogli, ieri pomeriggio, si è ritrovata la nomenclatura regionale del partito del vice premier Tajani che con lo slogan voluto dal coordinatore regionale Francesco Cannizzaro che è anche vice capogruppo alla Camera dei deputati “Più forte è Forza Italia, più forte è la Calabria!”, ha portato anche alla presidenza dell’assise, il vice capogruppo al Senato Adriano Paroli.

Ed è arrivata la conferma, assolutamente non scontata fino a qualche settimana fa, dell’ex parlamentare Sergio Torromino alla guida del partito provinciale. L’acclamazione, presso la sala ricevimenti del noto albergo sul lungomare cittadino, è frutto di circa 1.500 tessere di partito, che ha di fatto surclassato le non oltre 500 raccolte da Sergio Ferrari, presidente di Provincia e sindaco di Cirò Marina, che gli contendeva la leadership.

Quanto la pax paventata ieri possa durare ed investire i prossimi appuntamenti elettorali che già dal 3 febbraio prossimo porteranno a rinnovare il Consiglio provinciale all’ultima chiamata di voto di secondo grado, passa e passerà anche dall’ibrido costituito dal Consiglio Comunale di Crotone che regge l’esperienza civica di Vincenzo Voce proprio grazie al sostegno dei voti dell’ex PD Mario Megna e del gruppo di Torromino in Forza Italia.

A sancire e quasi obbligare la pace ritrovata nel partito ci ha pensato l’accoglienza da star riservata al presidente della Regione Roberto Occhiuto che, sottolineando la volontà di voler vivere questa stagione congressuale in prima persona, non si è voluto sottrarre alle tematiche più calde che riguardano il territorio crotonese a partire dai lavori più volte annunciati sulla statale 106: «Dopo decenni di parole sulla statale 106, finalmente arrivano i fatti perché i 3 miliardi che sono stati stanziati in legge di bilancio e che si prevedeva di spendere in 15 anni, Anas ci conferma che saranno spesi in 5 anni a partire dall’anno prossimo, quindi significa che avremo la realizzazione di una parte importante della statale 106 entro il 2030, con una programmazione che prevede la conclusione dei lavori, anche se c’è molto da fare ancora, perché ci sono altri tratti da finanziare. Vorrei segnalare però che nei 20 anni precedenti sulla 106 era stato investito soltanto un miliardo». 

Ma lo scoop lo ha riservato alla domanda sull’aeroporto e sul paventato disinteresse delle compagnie aeree low cost: «La notizia è che dalla prossima settimana proprio Ryanair metterà in vendita i biglietti per i voli da Crotone per Bergamo, Treviso e Bologna con la successiva aggiunta di ulteriore destinazione del nord che si conoscerà prestissimo». Per sanità e bonifica i consueti rimandi ad intrecci istituzionali, che richiamano medesime ed ancora più critiche difficoltà sulla vertenza Abramo su cui non ha fatto mancare di sottolineare: «C’è da comprendere come già le vertenze su altre delicate questioni che riguardano direttamente la Regione Calabria, ci sono da “accordare” altri livelli istituzionali, ma non si capisce come ci si possa occupare anche di questioni, si delicate come questa, che mettono a repentaglio 1000 posti di lavoro, motivo per il quale cercheremo ovviamente di fare il massimo». 

Poi il governatore si è affrettato per andare a concludere i lavori congressuali, dichiarando che «è una buona cosa che oggi ci sia un gruppo dirigente responsabile che capisce come la politica in Calabria non deve litigare ma deve stare unita perché i problemi sono così gravi e grandi che meritano l'impegno di tutti».

Un “tutti” che a Crotone e provincia ha fatto trovare la quadra sui dodici nomi facenti parte del coordinamento provinciale dove figurano il coordinatore cittadino Giuseppe Fiorino, l'ex sindaco di Isola Gianluca Bruno, i consiglieri comunali di Crotone Enrico Pedace, Alessia Lerose e Andrea Tesoriere, e poi Teresa Ioppoli, Sara Sarcone, Chiara Zizza, Barbara Ventura, Francesca Aloisio, Pierluigi Benincasa e Domenico Bruno. Indicati, invece, come delegati al congresso nazionale del partito sempre Giuseppe Fiorino, Gianluca Bruno, Enrico Pedace, Andrea Tesoriere, con l'aggiunta di Ferdinando Militerno, Luigi Marinello e Umberto Lorecchio.