Il manifesto è stato pubblicato dalla pagina Lega Giovani Salvini Premier della città di Crotone e in pochissimo tempo ha fatto il giro del web suscitando tutta una serie di reazioni e aspre polemiche. Il volantino dà una serie di risposte a una domanda: Chi offende la dignità delle donne? Tra le risposte per la Lega giovani della città pitagorica ci sono anche quelli che sostengono "una cultura politica che rivendica una sempre più marcata autodeterminazione della donna che suscita un atteggiamento rancoroso e di lotta nei confronti dell'uomo". E anche quelli che contrastano il "ruolo naturale della donna volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia". Immediate le reazioni.


«Il volantino diffuso in occasione della festa dell'8 marzo dai giovani della Lega a Crotone è scioccante». La risposta del Movimento 5 Stelle è affidata a una nota congiunta firmata da Elisabetta Trenta, Giulia Grillo e Barbara Lezzi. Le tre ministre prendono posizione contro il partner di governo e criticano aspramente l'episodio: «Leggere che 'offende la dignità delle donne chi ne rivendica l'autodeterminazione suscitando un atteggiamento rancoroso nei confronti dell'uomo' ci riporta indietro di decenni». Le esponenti M5S proseguono: «Come donne di questo governo esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione e la più ferma condanna verso un messaggio che rievoca tempi medievali e un approccio indubbiamente volgare e sessista. Ci auguriamo e confidiamo che i vertici della Lega prendano quanto prima le distanze».


Anche il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, ha criticato aspramente il manifesto: «Care amiche, volete tornare nel chiuso delle vostre case? Volete rinunciare alle vostre ambizioni, al vostro lavoro, alla vostra libertà? Ora sapete chi potete scegliere: la Lega di Salvini. Questi leghisti sono pessimi. - conclude Fratoianni - Non dicono mai, mai, mai una parola sulle violenze che subiscono le donne e fanno un manifesto per dire che la dignità della donna viene offesa dall'autodeterminazione. Cioè dalla possibilità di ciascuna donna di decidere per se stessa. Chiaro?».