Quando la befana scorrerà la sua lista e arriverà alla voce “assessori e consiglieri regionali”, la prima casa sulla quale atterrare con la sua scopa sarà quella di Wanda Ferro, ex Forza Italia, recentemente entrata a far parte di Fratelli d’Italia, che ha dichiarato un reddito imponibile di appena 209 euro percepito nel corso del 2016, meno di quanto costa oggi una console per videogiochi.
Ferro, infatti, occupa l’ultimo posto nella classifica dei redditi percepiti, così come si evince dalle dichiarazioni fiscali pubblicate sul Burc, per adempiere alle norme in materia di diffusione della situazione patrimoniale di chi riveste incarichi pubblici.

 

 

Il più ricco risulta essere il vice presidente dell’Assemblea, Pino Gentile, che con 105.468 euro svetta su tutti, seguito a brevissima distanza da Franco Sergio, che dichiara 105.435 euro. Terzo posto per Vincenzo Ciconte, che si mantiene sotto la soglia dei 100mila euro, dichiarando, per la precisione, 97.659 euro. Più giù, invece, gli assessori Francesco Russo (Logistica), con 89.289 euro, e Franco Rossi (Urbanistica) con 84.600 euro, il consigliere Nazzareno Salerno, da poco scarcerato e rientrato in Consiglio, che ha dichiarato 85.393 euro, e l’assessore al Welfare Federica Roccisano, con 84.000 euro, mentre Roberto Musmanno, assessore alle Infrastrutture, ha dichiarato 80.679 euro.

 

Appena sotto la soglia degli 80mila si attesta il vice presidente della giunta regionale Antonio Viscomi, con i suoi 79.644 euro, circa 20mila in meno da quando ha lasciato la cattedra universitaria per dedicarsi all’impegno istituzionale.
A quota 60mila euro precisi si attesta Vincenzo Pasqua, mentre sotto questa soglia troviamo le dichiarazioni dei redditi di Carlo Guccione (58.170 euro), Antonio Scalzo (57.906 euro) e dell’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, che con 55.029 euro è la penultima in classifica, sebbene lontanissima dall’ultima, Wanda Ferro appunto, che però grazie al suo rientro in Consiglio regionale al posto di Giuseppe Mangialavori (che se fosse ancora in carica sarebbe il Paperone incontrastato dell’Assemblea, con oltre 193mila euro), non avrà necessità di appendere una calza molto grande al camino, visto che le sue finanze sono in sicura ripresa grazie all’indennità che ora percepisce.