Nuovi elementi sul delitto del 49enne di Lamezia Terme ammazzato in provincia di Ravenna. Sull'omicidio indaga la procura di Forlì
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Un'esecuzione in stile tipicamente mafioso. Questa la fine fatta da Felice Orlando, 49 anni, originario di Lamezia Terme, ma residente da 30 anni in Emilia Romagna, precisamente in provincia di Ravenna, dove ignoti lo hanno ammazzato senza alcuna pietà, probabilmente domenica mattina, con un colpo alla schiena e uno alla tempia. Il corpo, secondo quanto appreso, poi è stato abbandonato in un canale vicino a un frutteto di kiwi, che ricade nel comune di Castel Bolognese. Comunità romagnola ovviamente sotto shock per un delitto efferato, di cui nessuno si capacita.
Felice Orlando viene descritto come un uomo buono e gentile, che amava stare in compagnia di amici e trascorrere con loro giornate dietro un barbecue, bevendo e mangiando le tipicità della zona. Era anche e soprattutto un cacciatore. La dinamica dell'omicidio fa escludere, tuttavia, che si tratti di un incidente di caccia.
I killer di Felice Orlando hanno agito con accuratezza, dileguandosi in breve tempo nelle campagne. Sul luogo del delitto sono spariti finanche i fucili della vittima, come evidenziano i carabinieri del nucleo investigativo coordinati di Ravenna, coordinati dal pubblico ministero Silvia Zinti della Procura di Forlì.
Orlando si era separato da poco dalla moglie e viveva con la mamma e la figlia minorenne. Gli investigatori, che subito dopo il rinvenimento del cadavere hanno iniziato a scandagliare la sua vita privata, non hanno rilevato (per ora) nessun contrasto con parenti o colleghi di lavoro. L'inchiesta quindi prenderà un'altra piega, anche perché la procura di Forlì ha immediatamente sequestrato il cellulare di Felice Orlando, sperando di trovare qualche elemento utile che possa portare all'individuazione dei responsabili dell'omicidio. Di certo, sarà un'indagine molto complessa.